Nel 2024, in materia di danni erariali, in Basilicata «si è manifestato un consistente recupero di 3 milioni e 249 mila euro, di gran lunga superiore alla media tendenziale dei recuperi accertati negli ultimi anni» mentre «l’importo totale delle 15 sentenze di condanna nel 2024 è stato di quasi 1,6 milioni di euro, in netto aumento rispetto alla media del triennio precedente e pari ad oltre 4 volte il dato 2023». A dirlo il Procuratore regionale della Corte dei Conti di Basilicata, Antonio Nenna, durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario della magistratura contabile che si svolta presso la sede di Potenza. Nel corso della cerimonia alla quale hanno partecipato le massime Autorità militari, politiche e civili, anche gli interventi del Presidente della Sezione regionale di controllo, Giuseppe Tagliamonte, e del Presidente della Sezione giurisdizionale, Luigi Cirillo. Il Procuratore regionale Nenna, insediatosi lo scorso mese di novembre, ha rimarcato «la grande rilevanza, per la tutela del bilancio pubblico, dell’attività di recupero, in quanto in una regione di piccole dimensioni come la Basilicata, una re-immissione di tali risorse nei bilanci delle amministrazioni lucane, risorse sottratte a sprechi e mala gestio, non significa, soltanto, diminuire il rischio del verificarsi di dissesti e situazioni strutturalmente deficitarie, ma consente di avere maggiori risorse finanziarie a disposizione per la copertura, tra gli altri, dei servizi pubblici essenziali». Nell’anno trascorso la Procura regionale ha registrato un aumento dell’attività giudiziaria con l’apertura di 972 istruttorie, rispetto al relativo numero del 2023 (855), del 2022 (720) e del 2021 (420). Significative, è stato sottolineato, sono le voci riguardanti le denunce pro- venienti da cittadini e associazioni (185) e dalla stampa (44), in entrambi i casi in consistente aumento, nonché dalle amministrazioni pubbliche (249). Infine, «continua sensibilmente a crescere il numero delle istruttorie aperte su segnalazione dell’Autorità Giudiziaria ordinaria (494), che aveva raggiunto i suoi minimi storici nel 2021 (33) e che già nel 2023 aveva registrato un consistente balzo in avanti (379) rispetto al corrispondente dato del 2022 (277)». Del «pari positivo» il dato riguardante le istruttorie aperte (249) sulla base delle denunce provenienti dalle amministrazioni pubbliche, che seppure in lieve flessione rispetto alle precedenti annualità, rappresenta «un dato particolarmente significativo in ragione del fatto che esse pervengono dagli Enti danneggiati». «Continua a crescere – ha spiegato il Procuratore regionale Nenna – il numero delle istruttorie dell’autorità giudiziaria ordinaria, sono 494, che aveva raggiunto minimi storici nel 2021, con 33 casi, poi saliti a 379 nel 2023». I danni erariali segnalati dal drappello della Guardia di Finanza ammontano a 10,7 milioni di euro, confermando la tendenza in crescita. Nel complesso, in riferimento al 2024, per il Procuratore regionale Nenna, l’accoglimento delle domande attoree (15 su 21), che «supera di gran lunga il dato delle assoluzioni oggetto dei giudizi incardinati», sta a significare che la Procura regionale «ha lavorato bene nono- stante le carenze nell’organico del personale di magistratura ed amministrativo». A titolo esemplificativo, tra le condanne più rilevanti, quella relativa agli illeciti nella gestione, affidata a un soggetto privato, del servizio di mensa-bar dell’Ospedale San Carlo di Potenza (708 mila e 893 euro) e quella riguardante il danno a carico del Comune di Laurenzana per pagamenti non dovuti a favore di un dipendente in forza di una convenzione stipulata con il Comune di Guardia Perticara (236 mila e 216 euro). Per le peculiarità della fattispecie e dei correlati effetti sul piano sociale, richiamata, inoltre, la citazione riguardante l’ingente danno erariale subito dal Comune di Ferrandina derivante dal pagamento delle utenze in favore di alcuni soggetti privati che hanno occupato abusivamente uno stabile di proprietà comunale. L’impianto accusatorio ha retto il vaglio della discussione della causa innanzi al Collegio giudicante: la condanna ha accertato un danno erariale da 135 mila e 470 euro . Tra le varie assoluzioni, 2 quelle particolarmente citate: l’una relativa al contestato abuso della proroga contrattuale per la manutenzione degli applicativi informativi in uso al comune di Gallicchio (12 mila e 648 euro) e l’altra riguardante il caso delle ripetute proroghe del contratto risalente al 2010 e relativo all’acquisizione di “Soluzioni e servizi di contact center e supporto ai processi di innovazione regionale”, ovvero gestione del Cup (Centro unico prenotazione) regionale (2 milioni e 692 mila euro). Per quanto concerne le assoluzioni, in questi 2 casi l’Ufficio di Procura «non ha condiviso il percorso logico-giuridico seguito dalla locale Sezione Giurisdizionale e, per tale ragione, ha proposto appello». La Procura contabile, inoltre, «non ha trascurato l’attività di vigilanza in merito alla tutela del principio di equilibrio del bilancio pubblico la cui lesione genera ipotesi di responsabilità erariale di tipo sanzionatorio e a tal proposito, ha proposto 5 diversi ricorsi per responsabilità sanzionatoria». Le 13 citazioni emesse nel 2024, «nonostante le difficoltà organizzative riguardanti le carenze di personale di magistratura e amministrativo nonché i rallentamenti conseguenti la periodica e necessaria riassegnazione dei fascicoli dovuta al susseguirsi di trasferimenti e nuovi arrivi del personale di magistratura», come rimarcato dal Procuratore regionale Antonio Nenna, hanno interessato una variegata tipologia di fatti- specie di danni erariali di diverso rilievo socio-economico, tutte di una certa complessità. Ritenuta degna di particolare menzione per l’eleva- to importo azionato, pari a 742 mila e 452 euro, «la citazione relativa alla illegittima determinazione della tariffa Tari applicata dal Comune di Atella negli anni dal 2014 al 2018, da cui è conseguito un presumibile danno erariale da minore entrata».