Anche in secondo grado hanno retto le contestazioni penali di stalking e truffa a carico di un parroco accusato in concorso con una parrochiana di aver molestato e minacciato un’anziana fedele, assistita dall’avvocato Gaetano Basile. La Corte d’Appello di Potenza ha confermato la condanna a 2 anni per Giuseppe Pronesti e a 3 anni per la sua collaboratrice Teresa Larocca. I due, per i giudici, sono colpevoli di aver co- stretto la donna vittima ad assecondare, per diversi anni, dal 2010 al 2018, qualsiasi loro richiesta, anche economica. Negli atti processuali oltre ai passaggi di denaro anche l’utilizzo “esclusivo” di un paio di appartamenti. Parroco e parrocchiana sospettati di puntare alla sottoscrizione di due testamenti per la cessione di altrettante abitazioni. La sentenza d’Appello era molto attesa anche dalla Curia che nel 2023, all’indomani della condanna di primo grado, pena sospesa, comunicò alla comunità di Abriola di aver preso atto, «con amarezza», dell’esito processuale. Il pretesto per l’avvicinamento della vittima, che aveva perso il marito a causa di una lunga malattia e che denunciò i fatti nel 2019, la partecipazione dell’anziana ad un gruppo di preghiera. Tra le vessazioni, come ricostruito dall’accusa, quelle consistenti nel paventare gravi “ritorsioni divine” sulla salute dei familiari in caso di trasgressione alle inventate regole imposte. Trasgressioni che sarebbero state punite anche con significative “multe” dall’importo fino a più centinaia di euro ciascuna.

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