Un Consiglio comunale quasi interamente dedicato alla Città dei giovani è quello che si è tenuto a Potenza ieri mattina nella Sala del Consiglio. Volge a conclusione l’entusiasmante percorso che ha visto il capoluogo diventare il centro di importanti attività dedicate ai ragazzi con l’obiettivo di creare opportunità e un futuro migliore per le nuove generazioni. Sabato si terrà l’evento finale del progetto che ha coinvolto circa 500 giovani della città e non so- lo, e ieri così come avvenuto un anno fa, il Comitato promotore, i ragazzi, le associazioni e tutti i partner istituzionali hanno raccontato al Consiglio comunale e all’intera città cosa ha significato quest’anno da Capitale italiana dei giovani, cosa è stato fatto in città e cosa ci si aspetta dal futuro. Un vero e proprio report conclusivo che ha sottolineato non soltanto gli aspetti positivi ma anche le criticità riscontrate e le difficoltà che si sono presentate durante questi 12 mesi. «Celebriamo con un Consiglio comunale straordinario, Potenza capitale italiana dei giovani. Questa è l’occasione per parlare anche di ciò che sarà il futuro dei giovani della città. Si tirano le somme di quella che è stata la prima parte del percorso, si comprende quali sono state le azioni poste in essere e quali sono stati gli errori commessi» afferma il sindaco Vincenzo Telesca. Alle attività hanno partecipato anche diversi sindaci dei paesi limitrofi e anche qualcuno del Materano. Tutti hanno deciso di collaborare al progetto per poter dare un futuro ai ragazzi. «Dare un futuro a questi ragazzi significa, prima di tutto, ascoltare le loro esigenze e i loro bisogni. Il Comune deve porre in essere politiche giovanili che permettano loro di scegliere di rimanere a Potenza e di rimanere in Basilicata e poter svolgere le loro attività in questo bellissimo territorio» conclude Telesca. A raccontare la loro esperienza e i fantastici mesi vissuti insieme sono stati proprio i giovani, i rappresentanti della Consulta studentesca, il presidente del Forum dei giovani, il presidente dell’Orchestra maldestra. Tutti hanno voluto donare le proprie riflessioni e le proprie speranze all’Assise e da tutti i loro interventi è venuto fuori che è mancata la partecipazione di tutto il mondo giovanile: c’è stata una parte di ragazzi che ha preferito non partecipare alle attività e non investire il proprio tempo libero nel progetto. Questo forse è un po’ il rammarico in quel progetto invece, ci ha creduto forte- mente tanto da lavorarci su quasi 3 anni. La speranza dei ragazzi è che le relazioni e le connessioni create non si interrompano e che si continui a lavorare affinchè le politiche giovanili siano al centro dell’agenda politica. A chiudere la carrellata di inter- venti, Antonio Candela referente del Comitato promotore. «Non era affatto scontato che Potenza potesse essere nominata Città Italiana dei Giovani per il 2024. Abbiamo creduto fermamente in questo progetto, nonostante le difficoltà e le incertezze che ci accompagnavano», esordisce Candela che continua: «Molti erano scettici, e in parte anche giustamente, considerando che le politiche giovanili so- no state spesso marginali rispetto ad altri temi strategici per il nostro paese, soprattutto negli ultimi trent’anni». Nel corso dell’anno, Potenza ha visto un’incredibile partecipa- zione giovanile che ha generato un impatto economico e sociale tangibile. «Abbiamo raccolto quasi 400.000 euro grazie a finanziamenti privati, che hanno restituito sul territorio un impatto economico di circa 1,6 milioni di euro», afferma Candela. Questo flusso di risorse ha alimentato progetti che hanno coinvolto una vasta rete di organizzazioni locali, creando opportunità concrete per i giovani e stimolando l’intero ecosistema cittadino. «Abbiamo sviluppato progetti originali come l’Orchestra Mal- destra, il Festival delle Opportunità e il Patto per le Competenze. Ma non solo, siamo riusciti a misurare l’impatto dei progetti giovanili attraverso la valutazione di impatto generazionale e l’indice di felicità. Questi strumenti permetteranno di continuare a monitorare e migliorare l’efficacia delle politiche giovanili, tenendo conto non solo dell’impatto economico, ma anche sociale e culturale» dichiara. Candela non nasconde le sfide che la città di Potenza, e in generale il Sud Italia, si trova ad affrontare: l’emigrazione giovanile e il rischio di spopolamento sono problemi cronici, ma non insormontabili. «Viviamo una realtà difficile, con un enorme tasso di emigrazione giovanile. Ma quello che abbiamo dimostrato quest’anno è che, con co- raggio e determinazione, possiamo costruire opportunità anche in un territorio complesso. Non possiamo fermare il vento con le mani, ma possiamo offrire motivi per restare, per costruire un futuro insieme». L’impatto di questo anno straordinario lascia anche un’eredità più profonda alla città. «Lasciamo una serie di progetti origina- li che continueranno ad essere protagonisti nella vita cittadina, un rinnovato senso di fiducia nei giovani e nelle istituzioni. E, cosa non meno importante, abbiamo avviato la riscrittura della Legge Regionale sulle Politiche Giovanili, una legge del 2000 che ora ha bisogno di essere aggiornata per rispondere alle sfide attuali» continua Candela. «Questo è solo l’inizio di un lungo percorso. Abbiamo aperto una stagione di sperimentazione e innovazione nelle politiche giovanili, che continuerà anche nei prossimi anni», conclude Antonio Candela.

 

ENTRA IN CONSIGLIO NARDELLA L’altro punto all’Ordine del giorno discusso, riguarda le dimissioni del consigliere Gianmarco Blasi, in seguito alla sua nomina di Soggetto attuatore delegato dal Commissario di Governo per il dissesto idrogeologico, e il subentro del primo dei non eletti Alfonso Nardella. «È la mia prima esperienza in Consiglio comunale ma cercherò di dare il meglio per il bene della mia comunità» afferma Nardella. «Un ottimo segnale della e per la Lega Basilicata, la cui classe dirigente si amplia sempre più e si articola in ruoli di responsabilità. Voglio complimentarmi con Gianmarco Blasi per quanto ha fatto nell’interesse di Potenza, sia al governo sia all’opposizione, con la certezza che eserciterà il suo nuovo ruolo con autorevolezza, efficienza e trasparenza per tutti i lucani» di- chiara il commissario della Lega Basilicata, Pasquale Pepe. «Allo stesso tempo, faccio gli auguri di cuore ad Alfonso Nardella che nella massima assise cittadina saprà rappresentare le istanze della comunità potentina, facendosi guidare dall’amore per la sua città» conclude Pasquale Pepe.

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