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Si terrà il prossimo 8 febbraio l’incontro per la Costituzione del “Comitato Promotore per il riconoscimento del miskiglio del Serrapotamo I.G.P”. L’appuntamento è alle ore 17:00 presso la sala multimediale Marino di Teana. «Un passo importante per la Valle del Serrapotamo sta per essere compiuto, un passo verso lo sviluppo agricolo e turistico di questo territorio» spiegano dalla Casa comunale di Chiaromonte. L’evento vede infatti coinvolti, insieme a quest’ultimo Comune, anche quelli di Calvera, Fardella e Teana, e vi prenderanno parte i Sindaci, l’Assessore regionale all’Agricoltura Carmine Cicala, l’Assessore regionale alle Attività produttive Francesco Cupparo, il Dottor Luigi Viviano, PO Direzione Generale per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Responsabile sede regionale di Senise, Franco Muscolino, Presidente Gal Cittadella del Sapere e Domenico Cerbino di Alsia Basilicata.

La farina di Miskiglio ha, nel territorio del Serrapotamo, radici antichissime di una civiltà contadina tenace e sempre capace di aguzzare l’ingegno davanti alle difficoltà. Il grano e la farina da esso ricavata erano un lusso che era a esclusiva fruizione dei proprietari terrieri, mentre i mezzadri, che rappresentavano la maggioranza della popolazione, dovevano arrangiarsi con la quota che gli spettava.

Si tratta di una farina composta, appunto, da un “miscuglio” di farine di cereali e legumi, la cui storia è un emblema di come si possa fare di necessità virtù: un mix di cereali e di legumi, le cui farine, unite in proporzioni variabili, vengono da secoli usate per preparare i tradizionali rascatielli, una pasta ottenuta lavorando a mano acqua e farina: l’ultimo Presidio Slow Food in ordine di tempo a venire presentato arriva dalla Basilicata ed è il “miskiglio”, proprio nella valle del Serrapotamo, in provincia di Potenza, ai piedi del Parco Nazionale del Pollino. Poiché la farina di grano scarseggiava, essendo la moneta con cui i contadini pagavano le gabelle al regno dei Borboni, ebbero l’idea di unire al rimanente, quella di fave e ceci.

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