A diciannove anni dalla tragica scomparsa dell’appuntato di Bella, Donato Fezzuoglio, la città di Umbertide, dove la sua vita si spense tragicamente a meno di 30 anni d’età, ha reso omaggio alla memoria del giovane carabiniere che il 30 gennaio 2006 perse la vita nel tentativo di sventare una rapina presso la filiale del Monte dei Paschi di Siena in via Andreani.
Ieri, giovedì30, la comunità si è stretta nuovamente attorno ai familiari di Fezzuoglio e per l’occasione sono giunti anche i familiari da Bella, «per ricordare il suo sacrificio e rinnovare il ringraziamento per il coraggio dimostrato» asserisce l’Amministrazione comunale.
La cerimonia ha avuto inizio alle ore 10:30 in via Andreani, luogo del tragico evento, con gli onori militari e la deposizione delle corone di alloro e vi hanno preso parte, come ogni anno, le autorità civili, militari e religiose, oltre alla moglie di Donato, Emanuela Becchetti, il figlio Michele, il fratello Mariolino e i familiari. Successivamente è stata celebrata una Santa Messa in suo onore.
Il Sindaco di Umbertide e l’Amministrazione Comunale hanno invitato gli umbertidesi a prendere parte alla commemorazione «per testimoniare, ancora una volta, la vicinanza della città alla famiglia Fezzuoglio e per onorare il ricordo di un uomo che ha dato la vita per adempiere al proprio dovere».
Nel comune lucano di Bella, invece, proprio per consentire la partecipazione dei familiari alla cerimonia nel luogo dove Donato morì, la commemorazione è stata posticipata e si terrà al loro rientro.
Nato a Bella, il 27 maggio 1976, Fezzuoglio è stato un militare italiano, carabiniere scelto, morto in servizio nel tentativo di sventare una rapina: era il 30 gennaio 2006 quando quattro rapinatori armati facevano irruzione nella filiale di Umbertide del Monte dei Paschi di Siena, sfondando una delle vetrine dell’istituto di credito con un’auto-ariete. Allertati dal Nucleo Radiomobile di Città di Castello, Fezzuoglio ed un collega si portarono sul luogo dell’evento: i due militari tentarono di interrompere la rapina adottando le precauzioni necessarie per evitare il coinvolgimento di passanti, mentre i rapinatori reagirono con un intenso fuoco di pistole e armi automatiche, tra cui almeno un fucile d’assalto AK-47 Kalashnikov. Fezzuoglio, riparatosi dietro allo sportello dell’automobile, fece appena in tempo ad esplodere sei colpi, prima di cadere a terra colpito a morte da un colpo fatale. Lasciava la giovane moglie venticinquenne ed un figlio di appena sei mesi. Il suo collega, l’appuntato Enrico Monti, rimase invece ferito in modo non grave alla schiena. I rapinatori riuscirono a fuggire, fermando un’automobile che si trovava a passare in quel momento e sparando alle gambe a due persone. Il 12 maggio 2013 dopo 17 ore di camera di consiglio, 2 rapinatori vengono condannati all’ergastolo. Il 4 ottobre 2014 vengono confermati in appello gli ergastoli per i due colpevoli. Nel 2016 la condanna all’ergastolo viene confermata anche in Cassazione.
Subito dopo l’Amministrazione comunale di Umbertide intitolò a Fezzuoglio una strada, seguita oltre due anni dopo questi tragici fatti dall’Arma dei Carabinieri che, il 21 giugno 2008, intitolò alla memoria del militare ucciso la stazione dei Carabinieri di Umbertide. Nell’occasione fu scoperta una lapide che lo descriveva come “fulgido esempio di eroismo, di elette virtù militari ed altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio”. Il 16 maggio 2015 gli viene dedicata a Tricarico (MT) una sezione associazione nazionale dei carabinieri. Nel giugno 2017, a Perugia sono stati intitolati scuola, rotatoria e monumento in via Chiusi.
Il 12 ottobre 2019 anche a Bella si è tenuta la cerimonia, organizzata dal Comando Provinciale Carabinieri di Potenza e dal Comune, di intitolazione della locale Caserma sede della Stazione Carabinieri ad un Eroe del nostro tempo e di questa terra, l’Appuntato Donato Fezzuoglio, Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria”.