C’è davvero qualcosa di terribile e perfino d’ostinato in questa sfortuna che perseguita la nostra povera Basilicata a partire dal “regalo” d’averci rifilato per la seconda volta e pure con l’aggettivazione maestosa di “bis” questi cialtroni di centrodestra che una ne pensano e cento purtroppo ne riescono a combinare. Ora manco l’avessero fatto apposta e senza darci tregua, mentre il Padreterno c’imbianca di neve per consentirci acqua e doccia a go go e ben oltre le famigerate ore 19, piomba sulla Basilicata il caro energia, alla faccia della sterminata quantità che abbiamo di petrolio e gas tanto da ristorare buona parte del fabbisogno del Paese. Così l’ufficio studi della CGIA di Mestre, sempre pronto a farsi sotto con la puntualità delle cattive notizie, ci ha mostrato davvero l’ultima beffa arrivata e cioè che le imprese lucane, già provate dalla sciagura d’avere come assessore al ramo tale Francesco Cupparo, artefice del PIL regionale a doppio zero, avranno un vero e proprio salasso di rincari energetici del +18,8 maggiore delle consorelle meridionali di Calabria, Puglia, Campania e Sicilia. Canta il rapper Zinnigas:“Il mondo al contrario, rassegnati al salasso…”