SULLE INDENNITA’ DI CARICA I CONTI NON TORNANO
Altra tegola per Falabella: discrepanze nella popolazione dichiarata nel‘24. Col ricalcolo da restituire circa 50 mila euro
Abitanti assenti all’appello, ma soldi presenti nei portafogli del primo cittadino e degli assessori di Giunta: il caso Lagonegro. Si prospetta, da ricordare la vicenda dei presunti abusi edilizi, un’altra tegola per il sindaco Salvatore Falabella. Popolazione residente e indennità degli amministratori locali, a distanza di un anno torna attuale la vicenda lanciata da Cronache Lucane nel gennaio del 2024: in particolare sul Comune valnocino è possibile chiudere il cerchio relativo alla questione “sul filo del rasoio, in ballo mille euro”. La fondatezza astratta del metaforico filo del rasoio citato ha la propria corrispondente concretezza nell’elemento numerico quantificabile in circa due decine: abbondando, a Lagonegro, 20 abitanti in più o 20 abitanti in meno, rappresentano il discrimine determinante per una sensibile variazione economica, in positivo o in negativo, dell’indennità di carica. Il tema è quello delle retribuzioni di sindaco e della Giunta comunale relative all’anno 2024. Nell’applicazione delle specifiche e relative norme di diritto contenute nella Legge di Bilancio 2022, a Lagonegro, nel marzo dell’anno scorso, dal responsabile dell’Area amministrativa, il via libera all’applicazione degli aumenti sulla base della classe demografica del comune: per Lagonegro certificata l’appartenza allo scaglione «da 5.001 a 10.000» abitanti. Di conseguenza, come da atto comunale vidimato per «Lagonegro, con popolazione superiore a 5.001 abitanti», le seguenti indennità mensili: «Sindaco euro 4.002,00; Vice-Sindaco euro 2.001,00; Assessori euro 1.800,90; Presidente del Consiglio euro 400,20». Sommando i numeri dati dall’anagrafe comunale con quelli riportati nel censimento Istat, i conti appaiono disallineati. Per l’Istituto nazionale di statistica, Lagonegro al 1° gennaio del 2024 aveva una popolazione composta da 2 mila e 405 uomini e 2 mila e 584 donne. Sommando i due sessi, il totale riportato dall’Istat è di 4 mila e 989 abitanti. Se l’indennità di funzione per i primi cittadini è parametrata al trattamento economico complessivo dei Presidenti delle regioni nella misura, come fatto a Lagonegro con gli importi elencati, del 29 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti, lo è del 22 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 3.001 a 5.000 abitanti. Per 12 abitanti, cambia l’entità delle indennità: per il sindaco scende da 4 mila euro a 3 mila e 36 euro. A cascata, inferiori anche tutte le indennità per le al- tre cariche. Per lo scaglio- ne da 3.001 a 5.000 abitanti, l’indennità degli assessori scende dai mille e 800 euro mensili a 445 euro, quella del vicesindaco da 2 mila euro a 607 euro, quella del presidente del Consiglio comunale da 400 euro a 303 euro. A Lagonegro meno abitanti, ma più alta l’indennità: alla fine la regola dei segni torna utile a ristabilire ordine nella dialettica ritornando, in base al dato della popolazione pari a 4 mila e 989 unità, il meno in retribuzione economica per sindaco e Giunta. Se meno per meno è uguale a più, minor numero di cittadini per una minore entità economica dell’indennità di carica, dà, stando ai numeri Istat, quel più da restiture. Solo per il sindaco Salvatore Falabella, in riferimento alle 12 mensilità del 2024, si tratta di 12 mila euro. Essendo più netto il calo, maggiore la somma in eccesso che sarebbe stata percepita dal vicesindaco Annella Daniela Citera: in un anno, un surplus di circa 16 mila e 500 euro. E proseguendo poi ci sono le somme degli assessori considerando anche che tra questi ci sono già state parziali e ridotte differenze a seconda delle posizioni professionali personali. Ad ogni modo, addizionando si fa presto ad arrivare intorno ai complessivi circa 50 mila euro. Sarebbe, a tal proposito, utile sapere se la discrepanza tra il numero di abitanti dichiarato dal Comune e quello Istat sia stata, è o lo sarà, oggetto di verifiche da parte degli Uffici comunali per essere confermata. Così come sarebbe opportuno offrire, da parte di chi di competenza, spiegazioni ufficiali sui dati contrastanti, ma a Lagonegro la consegna del silenzio la fa da padrona.
Di A. Carponi