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GALELLA CON I TERRORISTI DI HAMAS

Nel 2014 l’allora portavoce di Fratelli d’Italia a Potenza «dichiarava guerra» a Israele. L’ultras potentino come il segretario del Pd La Regina. I Dem riuscirono a fare chiarezza, ci riuscirà anche FDI?

Il 12 giugno 2014 tre adolescenti israeliani, Naftali Fraenkel, Gilad Shaer ed Eyal Yifrah, vennero rapiti in Cisgiordania, il capo politico di Hamas, Kahled Mashal, sostenne di non potere confermare né negare il rapimento dei tre israeliani, ma espresse le sue congratulazioni con i rapitori. Il 30 giugno una squadra di ricerca trovò i corpi dei tre ragazzi uccisi vicino a Hebron. Nello stesso periodo, dal primo maggio all’11 giugno, sei razzi e tre colpi di mortaio vennero indirizzati da Gaza verso Israele. Dal 12 giugno al 5 luglio, da Gaza vennero sparati 117 missili verso Israele. In seguito all’aumento dei lanci missilistici dalla Striscia di Gaza lo Stato di Israele avvertì che sarebbe stato «in grado di tollerare il lancio dei missili dei guerriglieri per altre 24 ore, o al massimo 48, prima di intraprendere una grossa offensiva militare». Fra il 4 e il 6 luglio un totale di 62 razzi furono sparati da Gaza per colpire civili israeliani nelle loro case. Il giorno seguente Hamas si assunse formalmente la responsabilità per i lanci di missili verso Israele, aumentando il numero di attacchi e arrivando a lanciare 100 missili nella giornata del 7 luglio. A quel punto Israele annuncia la mobilitazione per difendere i civili e fermare Hamas e inizia un’operazione di terra nella striscia di Gaza. Il 14 Luglio 2014 l’Egitto propone un cessate il fuoco, Israele è disponibile ad aprire un dialogo mentre dalla striscia di Gaza, Hamas si rifiuta di sedere al tavolo delle trattative. Il 16 Luglio l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente trova venti razzi in una scuola non occupata di Gaza. Il 17 Luglio Israele annuncia l’inizio delle operazioni di terra per scovare i terroristi nella striscia di Gaza.

GALELLA STA CON I PALESTINESI

Il 18 Luglio 2014 sul suo profilo Facebook l’attuale consigliere regionale di Fratelli d’Italia ed ex assessore all’agricoltura e all’ambiente Alessandro Galella pubblica un post nel quale scrive di stare «con i palestinesi» con tanto di foto di solidarietà a Gaza. In quel momento il Consigliere regionale di FdI era portavoce cittadino del Partito, ruolo al quale sembra predestinato dalla volontà di alcuni maggiorenti dello stesso. È evidente che esistono due Fratelli d’Italia. Esiste un partito nazionale che, per bocca della stessa Giorgia Meloni dichiara che «un punto resta fermo per questo Governo: non ci può essere una equivalenza tra le responsabilità dello Stato di Israele e l’organizzazione terroristica Hamas» ed un partito lucano che vuole che a guidare il Partito nella città capoluogo sia uno che ha espresso posizioni a favore di Hamas e contro Israele proprio mentre lo Stato Israeliano esercitava il suo diritto di difendersi dagli attacchi contro i civili portati avanti dalla formazione terroristica che usa la striscia di Gaza come punto di partenza. Due posizioni assolutamente inconciliabili sulle quali è necessario fare un chiarimento. Noi siamo certi che il Governo Meloni sia un Governo assolutamente filo occidentale e che, quindi, non immagini neanche di associare i terroristi di Hamas con il legittimo governo d’Israele. Ci chiediamo se anche il partito lucano, i maggiorenti che sostengono Galella per la segreteria cittadina del Partito e lo stesso consigliere regionale siano nella stessa posizione del Governo Nazionale. Un chiarimento assolutamente necessario soprattutto nel momento in cui il Presidente del Consiglio, nella vicenda di Cecilia Sala ha confermato tutta la sua autorevolezza e tutta la sua determinazione che già aveva chiaramente espresso nella posizione sul conflitto Russo-Ucraino.

IL PRECEDENTE DI LA REGINA

Siamo costretti a prendere atto che in Basilicata esiste un parallelismo intellettuale che unisce il destrorso ultras Alessandro Galella con l’ex segretario regionale del Pd La Regina e si fonda sull’odio nei confronti di Israele, con il sostegno al terrorismo palestinese e con una certa diffidenza nei confronti dell’Occidente, di cui meglio argomenteremo nella prossima uscita. Il Partito Democratico, in quel caso, ebbe la forza e la coerenza di fare chiarezza eliminando La Regina dalle liste per il rinnovo della Camera dei Deputati e togliendogli la segreteria regionale. Ci chiediamo se anche Fratelli d’Italia avrà la coerenza di allontanare Alessandro Galella o intenderà addirittura promuoverlo affidandogli il delicatissimo compito di coordinare l’attività politica del Partito nella Città capoluogo. Una scelta che chiarirà in modo definitivo se anche in Basilicata esiste un Fratelli d’Italia in perfetta sintonia con le posizioni del Governo Meloni o se sia possibile nella nostra regione essere filo Hamas e dirigente di FdI.

Di Massimo Dellapenna

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