NON È UNA REGIONE PER DONNE

Ci viene quasi da sorridere a pensare che marzo lucano è un mese rosa e naturalmente pieno d’euforia e di grazia al femminile, tranne poi ad accorgersi che per tutto l’anno da queste amene parti ci si dimentica di loro spesso e volentieri. Ora tanto per evidenziare la solita disfunzionalità della Basilicata patriottica sulla modernità delle principali questioni, compresa quella dibattuta di genere e tanto per far rivenire a galla la coscienza infelice che hanno i soliti maschi predominanti sempre più immersi nello specchio egotico ed esclusivo del potere Manageritalia, in un report elaborato con dati Modefinance su ben 225mila società di capitali, svela tutto l’indicibile lucano, di cui a dir poco ci si dovrebbe vergognare fino a far qualcosa di risolutivo e d’utile per invertire la terribile stonatura maschile. E così, manco a dirlo, s’è scoperta una sorta di Caporetto tutta regionale e tutta penosamente disdicevole, visto che la Basilicata detiene con demerito la maglia nera di tutt’Italia per la presenza di donne nei consigli d’amministrazione che inversamente hanno voce maschile addiritura nel 77,4% dei casi. Canta Zucchero:“Donne ad un telefono che non suona mai. Donne tu-du-du…”