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PATERNO, CORDOGLIO PER LA MORTE DI GIANUARIO

Dal Comune «gratitudine verso quanti, con umanità e solidarietà, si sono spesi senza sosta nelle ricerche»

«Quelli appena passati sono stati, per Paterno, giorni di apprensione prima e di tristezza e sconforto, poi. Purtroppo le spasmodiche e incessanti ricerche del concittadino Gianuario Cirelli, non sono servite a ritrovarne il corpo in vita». Con queste parole il Sindaco e l’Amministrazione comunale «vogliono esprimere un sentimento di profonda vicinanza alla famiglia Cirelli e di sentita gratitudine verso quanti, con grande umanità e spirito di solidarietà, si sono spesi senza sosta nelle ricerche: Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia Locale, Protezione civile, radioamatori, Distaccamento di Paterno della Guardia Nazionale Ambientale, volontari dell’Associazione Carabinieri e cittadini. Che Gianuario possa ora riposare in pace e trovare sollievo dalle sofferenze terrene».

L’uomo, di 61 anni, era giunto a Paterno per trascorrere la vigilia del capodanno con la sorella, ma già dalle ore 13:00 circa del 31 dicembre si era allontanato dall’abitazione di via Acquareggente, facendo perdere le tracce e senza però portare con sé cellulare e documenti.

Ore di apprensione che sono diventate giorni. L’allarme della Casa comunale e l’invito a «chiunque dovesse ritenere di avere notizie utili o informazioni rilevanti, di darne comunicazione alle Forze dell’ordine». Ma a nulla è valso ciò, unitamente agli sforzi degli uomini impegnati nelle ricerche. Difatti la triste notizia è giunta il 3 gennaio, quando è stato ritrovato il suo corpo senza vita, a 6 chilometri dall’abitazione, nei pressi di un rifugio abbandonato. Le ricerche erano andate avanti con Forze dell’ordine, Vigili del fuoco e una trentina di volontari della Protezione Civile, oltre a unità cinofile e droni. Gianuario è stato ritrovato da un gruppo di radioamatori di Paterno che «era stato autorizzato alle ricerche e che ha potuto dare la notizia grazie all’utilizzo della radio, vista l’impossibilità di usufruire della linea mobile per assenza di segnale nella zona». Si è sperato fino all’ultimo nel ritrovamento in vita, ma purtroppo così non è stato.

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