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DECLINO UNIBAS

TACCO&SPILLO

Ma l’avete mai visto da qualche parte d’Italia ed anche d’Europa un ateneo come l’Unibas, statisticamente inquadrato tra i più piccoli che esistano, ma con in groppa tre inutili e costosissime sedi, una manciata d’iscrizioni studentesche all’anno e una caterva di professori a vario titolo e con al seguito assistenti e ricercatori in ogni insignificante scibile umano? Ora va specificato senza accomodamenti di sorta che questo accrocco accademico, pieno di ridondanze, doppioni, orpelli burocratici, sarebbe quantomeno finanziariamente insostenibile ed a deficit spending se non ci fossero gli amati soldini, in molti milioni d’euro, sborsati dalle tasche dei cittadini pur di dare valore attrattivo e competitività alla povera università lucana. Eppure dalle parti alte della Regione questi patrioti di centrodestra staccano assegni in bianco, senza peraltro fiatare su nulla, nonostante la condizione di declino in cui versa ormai l’Unibas, a partire dall’inglorioso penultimo posto della classifica Censis fino ad arrivare alla fuga massiccia dei giovani verso altri atenei e che Svimez e Skuola.net collocano drammaticamente al 72% ed in maglia nera d’Italia. Cantano Le Orme:“Lento declino, inesorabile la notte scende…”

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