EXPORT, EXPORT DELLE MIE BRAME

Credevamo che nel pantheon della destra ci potessero essere Flaiano, Prezzolini, Gentile per stare solo ad una breve fila d’onore italiana, non certo il naso allungato di Pinocchio, viceversa ci siamo ritrovati frotte d’estimatori del burattino di legno e soprattutto caterve di frottole. Ora lasciamo stare che uno dei ritornelli usati da questi patrioti era di far grande la Basilicata nel mondo invece che di renderla piccola e piena di figuracce dinnanzi all’Italia, ma ogni santo giorno che passa non c’è indagine, report o infografica che non ci ricordi i pastrocchi combinati. Prendete l’export, che pure dovrebbe mostrare la competitività  d’una Regione e chiedetevi come mai la stima delle esportazioni fatta dalla Svimez sui primi 6 mesi del 2024 (-40,9%) sia stata a 9 mesi addirittura aggravata dall’Istat (-44,2%), evidenziando come la Basilicata abbia la peggiore flessione tendenziale del Paese, non solo con il crollo dei prodotti petroliferi (-46,4) e delle autovetture (-64,3), ma anche delle attività manifatturiere (-46,5) dei mobili (-27,8) e degli articoli farmaceutici (-48,7). Pare la parafrasi della matrigna di Biancaneve:“Export, export delle mie brame chi è la peggiore del reame…”