C’ERAVAMO TANTO AMATI
TACCO&SPILLO
Non per prenderci meriti, ma contro le sbruffonate del centrodestra d’aver messo radici e trasformato i lucani in patrioti, avevamo già stropicciato il naso perché sapevamo che l’idillio con la Basilicata sarebbe finito in malo modo e perfino con l’uso d’improperi politici. Ora va detto che l’emergenza idrica è soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso ricolmo di tutto, visto che non c’è giorno che passi che la Basilicata campeggi sulla scena nazionale come un ricettacolo ormai di disgrazie, incapacità e perfino malaffare. L’hanno capito bene i vescovi che hanno richiamato la politica ai suo doveri di coraggio invece che di chiacchiere. E lo sa bene Marcello Pittella che grazie alle Naiadi, evento magistralmente organizzato da Antonio Tisci commissario PNAL, ha subito accettato la sfida che quel coraggio comporta, innanzitutto riprendendo il piglio franco e bello da gladiatore e poi promettendo pratica anticonformista contro i poteri che con lacci e lacciuoli asfissiano la Basilicata e la costringono al peggio. Canta Massimo Ranieri: “C’eravamo tanto amati per un anno e forse più”.