INDAGINE NAS, LA REGIONE È SERENA
Ramunno (Dg Arpab) «accogliamo con favore il fatto che attività di controllo delle acque siano affidate anche ad un ente terzo». Andretta (Au Aql): «Le analisi confermeranno l’efficacia delle nostre procedure»
La Procura della Repubblica di Potenza ha deciso di prova- re a capire di più sulla gestione dell’acqua in Basilicata, sulle analisi compiute per accertarne la qualità e sulla natura della risorsa idrica. Una indagine che, se non era un atto dovuto, era comunque nell’aria da qualche giorno. È assolutamente chiaro che, se da più parti arriva un allarme sulla qualità dell’acqua e da qualche angolo rarefatto ma molto rumoroso della società lucana una diffidenza nei confronti degli organismi preposti alle indagini, la Procura non può rimanere cieca e, anzi, ha il dovere di avviare le indagini. Nelle sedi di Arpab, Acque del Sud, Acquedotto Lucano sono arrivati i Nas e hanno voluto capirci di più sulle modalità di gestione delle analisi.
UN ATTO BENEMERITO
Da quanto ci è dato sapere le Istituzioni regionali e i loro titolari sono sicuri della bontà del loro operato e guardano di buon occhio le indagini compiute dalla Procura della Repubblica di Potenza e anche le analisi fatte da un organismo terzo. Il Direttore Generale dell’Arpab, Donato Ramunno ha affidato aa facebook il suo commento all’operazione compiuta dai Nas scrivendo «vorrei rassicurare tutti, che il nucleo investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Potenza, che ringrazio per l’attività che svolgono al fine di dare rassicurazioni all’intera popolazione lucana, in particolare modo alle 29 comunità lucane interessate dalla crisi idrica, si è recata in queste ore presso gli uffici di Arpab, per acquisire le relazioni, i certificati, relativi alle attività di controllo e monitoraggio che abbiamo eseguito sulle acque del fiume Basento». «Ribadisco – ha aggiunto Ramunno – che i tecnici di Arpab, sono eccellenti professionisti, che svolgono la loro attività con grande rigore morale e professionale, e la trasparenza è alla base del nostro operato. Accogliamo in modo assolutamente favorevole le attività di controllo delle acque affidate ad un ente terzo, disposte dalla Procura, per dare ulteriori rassicurazioni». Il Generale Bardi non ha rilasciato nessun commento ma, da quello che ci è dato sapere e conoscendo il suo proverbiale rispetto per le Istituzioni, siamo certi che accoglie con ampia ed evidente fiducia le indagini della magistratura e anche la possibilità che un ente terzo controlli l’operato degli organismi di Governo. Il presidente, del resto, ci ha più volte messo direttamente la faccia nella comunicazione sulla vicenda prendendo senza paura e senza nascondersi la guida delle operazioni idrauliche necessarie per assicurare acqua nella diga della Camastra e, quindi, nelle case dei potentini e dei 28 Comuni vicini.
TRANQUILLIZZARE GLI ANIMI
In molti nei giorni scorsi si sono cimentati sui social e nelle istituzioni in una campagna di demolizione delle istituzioni regionali, del loro operato e della loro azione di controllo. Un clima che, alimentato ad arte dalle opposizione e da alcuni cercatori di visibilità e sciacalli dell’informazione, non può non aver inciso anche nella coscienza della popolazione della Città e dell’intera provincia. Le parole di Donato Ramunno che accoglie con favore il controllo affidato ad un ente terzo sono, al contrario di ciò che emerge nella vulgata generale, un segnale di grande tranquillità da parte dell’Ente che più di tutti è sotto accusa in questo momento. Una comunicazione di grande tranquillità che, dopo le indagini e dopo l’accertamento delle analisi da parte di un organismo terzo, servirà a rendere serena la popolazione non soltanto per ciò che concerne le analisi del Basento ma anche il funzionamento dell’intera macchina dei controlli e della distribuzione idrica della Regione Basilicata.
UN PLAUSO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
Da garantisti quali siamo, da sempre poco appassionati alla lettura processuale delle vicende giudiziarie non possiamo fare il nostro plauso sia alla Procura della Repubblica di Potenza e ai reparti dei Nas, sia alle istituzioni regionali. Le prime hanno adempiuto e stanno adempiendo ad un loro dovere preciso di verificare la sussistenza di errori. I secondi si stanno comportando esattamente co- me quel conducente che, fermato dai Carabinieri e non avendo nulla da nascondere, si ferma serenamente a lasciarsi controllare i documenti, il bagagliaio e ogni altro posto dell’auto. Un duplice atteggiamento che, per quanto ci riguarda, non può che rendere sereni anche tutti noi. Un’Autorità regionale che è felice di essere controllata e una magistratura che non ha paura di controllare sono elementi chiave di un territorio che merita di essere ben governato. Noi siamo fiduciosi nell’operato della magistratura come in quello delle istituzioni e siamo certi che a chiusura di indagine lo saranno tutti.
Di Massimo Dellapenna