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CONSIGLIO DEI MINISTRI NUMERO 105 PROVVEDIMENTI ADOTTATI

29 Novembre 2024
Si è svolta a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri

È GIUSTO INFORMARE 

Convocazione del Consiglio dei Ministri numero 105

28 Novembre 2024

Il Consiglio dei Ministri è convocato venerdì 29 novembre 2024, alle ore 14.00 a Palazzo Chigi, per l’esame del seguente ordine del giorno:

  • SCHEMA DI DECRETO-LEGGE: Misure urgenti in materia di giustizia (PRESIDENZA – GIUSTIZIA);
  • SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE: Ratifica ed esecuzione dell’accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Macedonia, ora Repubblica della Macedonia del nord, in materia di sicurezza sociale, fatto a Skopje il 25 luglio 2014 (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE);
  • SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE: Ratifica ed esecuzione dell’accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Giappone in materia di vacanza-lavoro, fatto a Roma il 2 maggio 2022 (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE);
  • LEGGI REGIONALI;
  • VARIE ED EVENTUALI.

29 Novembre 2024

Si è svolta a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri 

VIA LIBERA DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI AL DECRETO GIUSTIZIA 

CDM 105 LAMPO 

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri numero 105

29 Novembre 2024

Il Consiglio dei ministri si è riunito venerdì 29 novembre 2024, alle ore 15.20, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

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GIUSTIZIA

Misure urgenti in materia di giustizia (decreto-legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di giustizia.

Le nuove norme, tra l’altro, rafforzano gli strumenti a disposizione dell’autorità giudiziaria a tutela delle vittime di violenza di genere e di atti persecutori. Si integrano le norme relative alle “particolari modalità di controllo”, cioè al cosiddetto “braccialetto elettronico”, per precisare che tra gli accertamenti già previsti da parte della polizia giudiziaria in relazione alla “fattibilità tecnica” dell’utilizzo di tale strumento è inclusa anche la fattibilità operativa, collegata alla effettiva efficacia e funzionalità dello strumento rispetto al caso concreto e durante tutto il corso dell’applicazione della misura cautelare. In particolare, preliminarmente alla scelta da parte del giudice della misura cautelare ritenuta più idonea, la polizia giudiziaria verifica l’attivabilità, l’operatività e la funzionalità dei mezzi elettronici o degli altri strumenti tecnici negli specifici casi e contesti applicativi, analizzando le caratteristiche dei luoghi, le distanze, la copertura di  rete, la qualità della connessione e i tempi di trasmissione dei segnali elettronici del luogo o dell’area di installazione, la gestione dei predetti mezzi o strumenti tecnici e ogni altra circostanza rilevante in concreto ai fini delle valutazioni sull’efficacia del controllo sull’osservanza delle prescrizioni imposte all’imputato. Di tali verifiche viene redatto specifico rapporto che è trasmesso, entro 48 ore, all’autorità giudiziaria per le valutazioni di competenza. Nel caso di non fattibilità tecnica e operativa, qualora siano stati disposti l’allontanamento dalla casa familiare o il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, il giudice potrà disporre l’applicazione, anche congiunta, di ulteriori misure cautelari anche più gravi di quelle già adottate. In caso di trasgressione alle prescrizioni imposte o di una o più condotte gravi o reiterate che impediscono o ostacolano il regolare funzionamento del braccialetto elettronico, il giudice può disporre la revoca degli arresti domiciliari e la sostituzione con la custodia cautelare in carcere.

Inoltre, le norme introdotte provvedono a:

  • prorogare di quattro mesi il termine per le elezioni dei consigli giudiziari e del Consiglio direttivo della Corte di cassazione, al fine di riallineare la data delle elezioni per il loro rinnovo con le disposizioni introdotte dal decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215;
  • modificare la disciplina per il conferimento degli incarichi direttivi di legittimità. Tali funzioni potranno essere conferite esclusivamente a magistrati che, alla data della vacanza del posto messo a concorso, assicureranno almeno due anni di servizio prima della data di collocamento a riposo (anziché almeno quattro anni);
  • prevedere una deroga temporanea al limite di permanenza nell’incarico fissato dalla legge per i magistrati assegnati ai procedimenti in materia di famiglia, in vista dell’imminente operatività del neoistituito tribunale delle persone, dei minorenni e della famiglia, incentivando i magistrati che già svolgono tali funzioni all’inserimento nell’organizzazione del nuovo ufficio;
  • differire l’obbligo di frequenza dei corsi di formazione per i magistrati cui sono conferiti incarichi direttivi e semidirettivi all’avvenuto conferimento dell’incarico (entro 6 mesi), invece che anticipatamente, in modo da velocizzare le procedure di conferimento;
  • ridurre da due anni ad uno il periodo di assegnazione dei giudici onorari di pace all’ufficio del processo, in modo da assicurarne un più rapido impiego nella concreta attività per la quale sono stati selezionati;
  • modificare la disciplina istitutiva del Commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria al fine di affrontare in maniera ancor più efficiente l’emergenza carceraria in corso;
  • chiarire la portata delle disposizioni transitorie dettate per il correttivo al Codice della crisi di insolvenza;
  • prevedere misure in materia di copertura INAIL in favore dei soggetti impegnati in lavori di pubblica utilità.

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RATIFICHE DI ACCORDI INTERNAZIONALI

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha approvato due disegni di legge di ratifica ed esecuzione di altrettanti accordi internazionali.

  1. Ratifica ed esecuzione dell’accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Macedonia, ora Repubblica della Macedonia del nord, in materia di sicurezza sociale, fatto a Skopje il 25 luglio 2014 (disegno di legge)

L’Accordo regola le prestazioni pensionistiche e le indennità di disoccupazione, malattia, maternità e prestazioni familiari delle persone che sono o sono state soggette alla legislazione di uno o di entrambi gli Stati contraenti. In particolare, le principali prestazioni da cui si prevede deriveranno dei risparmi di spesa sono le pensioni, la disoccupazione e le prestazioni familiari.

  1. Ratifica ed esecuzione dell’accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Giappone in materia di vacanza-lavoro, fatto a Roma il 2 maggio 2022 (disegno di legge)

L’Accordo si inserisce nell’ambito di un quadro di progressivo rafforzamento delle relazioni bilaterali tra Italia e Giappone e mira a facilitare, per i giovani cittadini di entrambe le Parti (di età compresa tra i 18 ed i 30 anni), l’acquisizione di una migliore comprensione della cultura, della società e delle lingue dell’altra Parte attraverso un’esperienza di viaggio, di lavoro e di vita all’estero.

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PROGRAMMI DI INVESTIMENTO

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha deliberato la dichiarazione di preminente interesse strategico, ai sensi dell’articolo 13, comma 1, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, del programma di investimento estero sul territorio italiano denominato “Regione AWS Europe (Milan) – Espansione” della Amazon Data Services Italy S.r.l. (AWS).

Nello specifico, il programma di investimento di Amazon Web Services prevede la costruzione di nuove infrastrutture cloud nell’Area Metropolitana di Milano, a integrazione di quelle già esistenti avviate in Lombardia nell’aprile 2020. I data center rappresentano una risorsa strategica imprescindibile per il sistema Paese, in particolare in un contesto globale in cui la competizione si fonda sempre più sulla capacità di gestire e analizzare i dati. Pertanto, la presenza di infrastrutture avanzate sul territorio nazionale risulta strategica al fine di garantire la crescita sostenibile, l’innovazione tecnologica e la sicurezza.

La società intende investire circa 1.200 milioni di euro in conto capitale nel corso di 3 anni ed è stimato un impatto positivo diretto sull’economia italiana equivalente a 880 milioni di euro, con un incremento dell’occupazione diretta mediante la creazione di 1100 posti di lavoro all’anno per i successivi 5 anni.
Pertanto, il progetto è da considerarsi di interesse pubblico in quanto finalizzato a valorizzare il potenziale delle tecnologie digitali, stimolare l’innovazione e sostenere la crescita economica dell’Europa; rafforzare il ruolo del Paese nella strategia europea di transizione energetica e resilienza digitale; offrire nuove opportunità di lavoro specializzato e attraendo investimenti in ricerca e sviluppo; promuovere progetti innovativi di lungo termine, capaci di generare un impatto duraturo nelle regioni in cui operano; migliorare infrastrutture essenziali come linee elettriche e connessioni in fibra ottica, garantendo altresì un impatto positivo sull’occupazione.

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INFORMATIVE

Il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto ha informato il Consiglio dei ministri dell’intenzione di formalizzare al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le proprie dimissioni, in considerazione della prossima assunzione dell’incarico di Vice Presidente esecutivo della Commissione europea.

Il Presidente Giorgia Meloni ha ringraziato, a nome di tutto il Governo, il Ministro Fitto per il lavoro svolto e per i risultati conseguiti, in particolare nell’attuazione del PNRR e nella realizzazione degli accordi di coesione.

Il Ministro ha quindi svolto tre informative. Di seguito i principali contenuti.

  1. Strategia Nazionale per le Aree Interne e relativo Piano strategico

La Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) mira a promuovere la qualità e la quantità dei servizi essenziali (istruzione, sanità, mobilità) in tali aree, sostenendo progetti di sviluppo per aumentare l’offerta di lavoro. Le aree target sono state individuate tramite una mappatura del territorio italiano, classificando i Comuni in base alla distanza dai centri che offrono servizi essenziali. I Comuni sono stati suddivisi in Comuni Centro e Comuni Interni. Per il ciclo di programmazione 2014-2020, sono stati stanziati 281,2 milioni di euro a valere sul Fondo di rotazione istituito con la legge n. 183 del 1987, per finanziare 72 aree interne nella Strategia nazionale. Sono stati coinvolti 1.060 Comuni per circa 2 milioni di abitanti. Per il ciclo di programmazione 2021-2027, sono stati stanziati ulteriori 310 milioni di euro per le aree interne, con l’aggiunta di 43 nuove aree finanziate con risorse nazionali e regionali, e 13 nuove aree individuate dalle Regioni che beneficeranno di sole risorse regionali. Le 56 nuove aree interne comprendono 764 Comuni con poco più di 2 milioni di abitanti.

L’analisi della SNAI 2014-2020 ha evidenziato innovazioni e coinvolgimento di stakeholders locali, ma anche criticità come ostacoli burocratici e rigidità delle risorse disponibili. È emersa la necessità di una semplificazione delle regole e un rafforzamento del coordinamento centrale. Le previsioni demografiche indicano un declino della popolazione italiana, con una perdita prevista di circa 13 milioni di abitanti entro il 2080. Questo scenario comporta gravi criticità per le aree marginali, tra cui le aree interne e del Sud.

Il Piano strategico nazionale per le aree interne (PSNAI) mira a garantire unitarietà e coerenza politica per lo sviluppo di tali aree, massimizzando l’azione su questi territori attraverso la sinergia tra risorse nazionali ed europee. Individua gli ambiti di intervento e le priorità strategiche, come istruzione, mobilità, trasporto pubblico locale e mobilità, servizi socio-sanitari, a cui destinare le risorse del bilancio dello Stato disponibili allo scopo, tenendo conto del PNRR e delle risorse europee destinate alle politiche di coesione. Il Piano introduce elementi di innovazione rispetto alla programmazione 2014-2020, come la consultazione pubblica sulla piattaforma ParteciPA e i contributi del CNEL e del CENSIS.

Il CIPESS ha stabilito la suddivisione delle risorse complessive pari a 172 milioni di euro tra le 43 aree del ciclo di programmazione 2021-2027. Le risorse sono ripartite in 100 milioni di euro dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) e 72 milioni di euro dal Fondo di rotazione istituito con la legge n. 183 del 1987. Tra gli interventi previsti, potranno essere inclusi progetti pilota finalizzati alla creazione di nuovi servizi. Il Piano evidenzia l’importanza di investire nei servizi pubblici essenziali (sanità, istruzione, trasporti) e nel miglioramento della connettività, sia in termini di trasporto che digitale, per garantire che le persone delle aree periferiche rimangano collegate con i principali centri urbani. Sono esempi la telemedicina e l’e-learning. È confermata la possibilità per le Aree di utilizzare il 5% della dotazione in assistenza tecnica. Inoltre, è previsto un supporto centralizzato dedicato ai Comuni, finanziato con risorse disponibili per il Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud;

Infine, il Piano prevede l’attribuzione di risorse pari a 20 milioni di euro al Ministero dell’interno – Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e 20 milioni di euro distribuiti alle 43 Nuove Aree e alle Isole Minori, per interventi finalizzati alla prevenzione e al contrasto degli incendi boschivi.

  1. Zona economica speciale

Le 8 ZES presenti fino al 31 dicembre 2023 in Italia, di cui 6 regionali e 2 interregionali, hanno rilasciato 279 autorizzazioni uniche (AU) tra giugno 2022 e dicembre 2023, con un investimento totale di 1,9 miliardi di euro e un incremento, secondo i commissari straordinari, di 6.027 unità lavorative. L’istituzione della ZES unica per il Mezzogiorno, operativa dal 1° gennaio 2024, che comprende tutte le regioni del Sud Italia, ha creato un quadro integrato e coerente per lo sviluppo economico del Mezzogiorno. La ZES unica offre vantaggi significativi, come la riduzione degli squilibri competitivi tra le imprese operanti in territori limitrofi e la creazione di un’area attrattiva per gli investimenti, con incentivi differenziati per rispondere alle diverse esigenze produttive e strategiche degli investitori. Da gennaio a novembre 2024 sono state chiuse positivamente 401 AU, con investimenti totali di 2,3 miliardi di euro e un incremento di 7.428 unità lavorative. La Campania ha registrato il 54% delle AU, seguita da Puglia (17%) e Sicilia (12%).     La ZES unica ha facilitato e velocizzato le procedure di rilascio delle AU, con un aumento del 44% delle AU rilasciate (279 in 19 mesi vs 401 in 11 mesi) e un incremento medio mensile del 148% (15/mese vs 36/mese). Gli investimenti medi mensili sono aumentati del 102%, mentre le ricadute occupazionali medie mensili sono cresciute del 113%. Il Piano strategico della ZES unica ha individuato nove filiere strategiche da rafforzare: Agroalimentare & Agroindustria, Turismo, Elettronica & ICT, Automotive, Made in Italy di qualità, Chimica & Farmaceutica, Navale & Cantieristica, Aerospazio, e Ferroviario. Il Piano punta anche sullo sviluppo di tecnologie trasversali come tecnologie digitali, tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse (Cleantech), e biotecnologie (Biotech), per creare un’industria moderna e innovativa. Lo Sportello Unico Digitale ZES (SUD ZES). È stato istituito uno sportello unico digitale presso la Struttura di missione ZES, che integra gli sportelli unici digitali precedenti, per semplificare e accelerare le procedure amministrative. Sono confluiti gli sportelli unici digitali già attivati presso ogni Commissario straordinario. Inoltre, i tempi medi di rilascio delle A.U. si sono progressivamente ridotti nel corso del tempo: l’ultimo dato di settembre segna 31,6 giorni medi. Il decreto istitutivo ha introdotto un contributo sotto forma di credito d’imposta per le imprese che investono in beni strumentali nelle ZES. Successivamente, è stata aumentata l’autorizzazione di spesa a 3,4 miliardi di euro (+1,6 miliardi di euro). La spesa per le infrastrutture gestite dalla Struttura di missione ZES ha visto un’accelerazione significativa, con un incremento del 71% rispetto al periodo delle 8 ZES, raggiungendo 23,86 milioni di euro su un totale di 36,75 milioni di spesa sbloccata.

  1. Zone logistiche semplificate

Le Zone logistiche semplificate (ZLS) sono state introdotte dalla legge n. 205 del 2017 per favorire nuovi investimenti nelle aree portuali delle regioni più sviluppate attraverso semplificazioni amministrative, fiscali, doganali e infrastrutturali. Le ZLS offrono autorizzazioni uniche per progetti economici e industriali, riduzione dei termini per autorizzazioni e concessioni, e possibilità di istituire zone franche doganali intercluse. Le opere per la realizzazione di progetti infrastrutturali nelle ZLS da parte di soggetti pubblici e privati sono ritenute di pubblica utilità, indifferibili e urgenti. Fra i benefici, è particolarmente rilevante il credito di imposta, che il decreto-legge n. 60 del 2024 ha esteso alle ZLS, essendo già previsto per la Zona economica speciale (ZES) unica, per l’acquisto di beni strumentali, con un limite di spesa di 80 milioni di euro per il 2024, destinato a nuove imprese e investimenti incrementali. Il decreto ministeriale 30 agosto 2024 ha definito le modalità di accesso al credito. Lo stesso decreto-legge 60/2024 ha previsto la possibilità per le regioni in transizione, ossia le Regioni Marche e Umbria, di istituire una ZLS.

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NOMINE

Il Consiglio dei ministri ha deliberato:

  • su proposta del Presidente Giorgia Meloni, vista la designazione da parte della Confesercenti, la nomina del dottor Vittorio Pancrazio Messina a componente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, in rappresentanza della categoria “imprese”;
  • su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, la limitazione alla data del 1° dicembre 2024 del collocamento fuori ruolo, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, del ministro plenipotenziario Marco Canaparo, attuale Capo Dipartimento per gli affari europei, e il contestuale collocamento fuori ruolo del medesimo per ricoprire l’incarico di membro di Gabinetto del Vice Presidente esecutivo della Commissione europea in Bruxelles;
  • su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, la proroga del collocamento fuori ruolo del ministro plenipotenziario Carmelo Barbarello, per continuare a ricoprire l’incarico di “Political Advisor of the EU Special Representative for the Sahel”, nell’ambito del Servizio europeo di azione esterna (SEAE), con sede a Bruxelles, a decorrere dal 1° dicembre 2024 e fino al 31 marzo 2025;
  • su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, la nomina a Dirigente generale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco dei dirigenti superiori, ingegneri Michele Mazzaro e Vincenzo Bennardo;
  • su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, la nomina a direttore dell’Agenzia unica per le ispezioni del lavoro denominata “Ispettorato nazionale del lavoro” del dottor Danilo Papa, dirigente di prima fascia del ruolo del medesimo Ispettorato.

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato tredici leggi regionali e ha quindi deliberato di non impugnare:

  1. la legge della Regione Toscana n. 40 del 9/10/2024, recante “Misura a sostegno dell’autonomia abitativa dei giovani di età compresa tra i 18 ei 21 anni residenti fuori dal nucleo familiare di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria. Modifiche alla l.r. 65/2010”;
  2. la legge della Regione Valle d’Aosta n. 18 del 7/10/2024, recante “Disposizioni straordinarie e urgenti in materia di reclutamento nel Corpo valdostano dei vigili del fuoco”;
  3. la legge della Regione Liguria n. 17 del 09/10/2024, recante “Legge di stabilità della Regione Liguria per l’anno finanziario 2025 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2025 – 2027)”;
  4. la legge della Regione Liguria n. 19 del 09/10/2024, recante “Ulteriori disposizioni di carattere finanziario”;
  5. la legge della Regione Puglia n. 27 del 16/10/2024, recante “Disposizioni per la proroga delle graduatorie dei concorsi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato della Regione e di enti strumentali, agenzie regionali e aziende del Servizio sanitario regionale”;
  6. la legge della Regione Calabria n. 34 del 22/10/2024, recante “Disposizioni per la proroga di graduatorie vigenti dei concorsi pubblici di enti e aziende del servizio sanitario regionale”;
  7. la legge della Regione Abruzzo n. 16 del 18/10/2024, recante “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio derivante da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 73, comma 1, lett. e) del d.lgs. 23 giugno 2011, n. 118 – Pagamento a favore di CRAS s.r.l., azione C.1 progetto LIFE + A_GreeNet. – e ulteriori disposizioni urgenti”;
  8. la legge della Regione Toscana n. 41 del 22/10/2024, recante “Disposizioni concernenti il fondo regionale per la montagna. Modifiche alla l.r. 68/2011”;
  9. la legge della Regione Molise n. 6 del 24/10/2024, recante “Disposizioni per la proroga delle graduatorie dei concorsi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato della Regione Molise, degli enti strumentali ed agenzie regionali e dell’azienda sanitaria regionale del Molise”
  10. la legge della Regione Lombardia n. 16 del 23/10/2024, recante “Ampliamento dei confini del Parco regionale della Valle del Lambro nei comuni di Arcore, Concorezzo, Macherio e Villasanta ai sensi dell’articolo 16 bis della l.r. 86/1983 e conseguenti modifiche e integrazioni alla l.r. 16/2007”;
  11. la legge della Regione Sardegna n. 16 del 24/10/2024, recante “Rendiconto generale della Regione Sardegna per l’esercizio finanziario 2023 e Rendiconto consolidato della Regione Sardegna per l’esercizio finanziario 2023”;
  12. la legge della Regione Basilicata n. 32 del 24/10/2024, recante “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2024-2026 dell’Agenzia di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura (A.L.S.I.A.)”;
  13. la legge della Regione Basilicata n. 33 del 24/10/2024, recante “Integrazione alla legge regionale 4 agosto 2023, n. 28 (Istituzione del Fondo per gli aiuti alle famiglie e alle persone sgomberate a seguito di dichiarata inagibilità dell’unità immobiliare, di residenza anagrafica e dimora abituale)”.

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Il Consiglio dei ministri è terminato alle ore 15.38

#sapevatelo2024 

 

 

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