Una vera partita di giro, in perdita.

È quello che il governo ha approntato per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti attraverso i provvedimenti sul fisco contenuti nella manovra.

Una partita di giro e probabilmente anche un gran pasticcio visto che il dl fiscale è stato rimandato in Consiglio dei ministri per correzioni non si sa di che natura.

Quel che è chiaro è che Meloni e Giorgetti vendono per la terza volta lo stesso provvedimento che Cgil e Uil avevano conquistato scioperando (lo sciopero serve!) all’epoca del Governo Draghi.

Per di più, quest’anno portando la riduzione del cuneo dai contributi all’Irpef i dipendenti ci perdono pure.

LE TASSE NON SI ABBASSANO

Innanzitutto è bene tenere a mente che non solo non c’è nulla di nuovo rispetto a quanto ottenuto dal Governo Draghi, ma il taglio del cuneo di quest’anno, pari a circa 17 miliardi,viene tutto pagato dagli stessi lavoratori e lavoratrici cui si applica. Perché?
Semplice: 17 miliardi è proprio la cifra che i dipendenti hanno pagato in più nel 2024 a causa soprattutto del drenaggio fiscale che non viene restituito