«Non si può non chiedere di condannare Giovanni Battista Errico alla massima pena: l’ergastolo». Con questa frase, il Pubblico ministero ha concluso la requisitoria esposta durante l’udienza in Corte d’Assise al Tribunale di Potenza. L’imputato Errico, che ha seguito la ricostruzione dell’accusa in videocollegamento, è accusato dell’omicidio volontario di Lorenzo Pucillo. Nei suoi confronti pesano le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi. Il Pm, inoltre, si è opposto al riconoscimento delle attenuanti generiche. Il medico 70enne Pucillo venne ucciso a colpi di fucile il 21 marzo dell’anno scorso con modalità, come sostenuto dall’accusa, non molto diverse da quelle mafiose. L’omicidio avvenne nelle campagne di Pescopagano in contrada Cucumiello, qualche chilometro distante dall’abitato, e per motivi ricollegabili allo sconfinamento di bovini nei terreni di proprietà di Errico. Nelle prossime due udienze di dicembre, prima la parola alle parti civili e poi alla difesa dell’imputato per l’arringa finale.