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BASILICATA IN DISSERVIZIO

TACCO&SPILLO

S’era capito che tra una Boccia ed una gaffe l’idea di Sangiuliano d’intruppare il nostro Dante Alighieri come l’antenato dei patrioti nascondesse anche l’ambizione d’una svolta linguistica ardita e con il solo fine di stroppiare la bella lingua italiana e così, visto che da queste parti basse d’Italia Bardi e soci non si fanno mancare proprio niente, tranne che l’acqua, ecco che il famigerato cerchio magico del governatore con un tocco facile di dizionario e di burocratese trasforma ciò che funziona in un angolo di piena disperazione e d’inefficienza pubblica. Ne sono tristi esempi le conferenze di servizio, nate come strumenti di semplificazione coordinata e soprattutto di velocizzazione delle pratiche finite ingloriosamente in mortaretti a salve e del tutto inutili per far funzionare le cose nel verso giusto. Ora l’istantanea sul 2024 che ci offre I-Com ci fa capire quanto sia patologica la capacità di creare disservizio ai poveri cittadini ed alle imprese, visto che la Basilicata campeggia addirittura a livello nazionale per l’andazzo vergognoso di non convocare mai le conferenze di servizio, nonostante la frotta di richieste ricevute. Canta Paul Amoruo:“Zero servizio, zero servizio…”             

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