Quarantaquattro anni fa, il terremoto dell’Irpinia segnava un solco profondo non solo nel territorio lucano, ma anche nel tessuto economico, sociale, culturale e nel futuro di questa terra, che da allora non è stata più la stessa.

“Fate presto”, quel titolo di stampa è divenuto il simbolo di una immane tragedia, di quella domenica del 23 novembre 1980. Una calamità immensa: furono dichiarati “disastrati” i Comuni di Balvano, Bella, Brienza, Castelgrande, Muro Lucano, Pescopagano, Potenza, Ruvo e Vietri di Potenza. Il violento sisma varcò il confine tra Campania, Puglia e Basilicata. Con una magnitudo pari a 6.9 scala Richter, fu avvertito in quasi tutta Italia, su una faglia lunga circa 60 km e larga 15.

Balvano, Muro Lucano e Pescopagano, tra gli altri, sono alcuni dei Comuni che ricordano quel giorno e le vittime di quel sisma.

«Ogni anno, il 23 novembre, Balvano si ferma per ricordare uno dei momenti più drammatici della sua storia -annuncia l’Amministrazione comunale- Sabato 23 novembre vi invitiamo a unirvi a noi per la commemorazione, un momento di raccoglimento e riflessione, per non dimenticare e per rimanere uniti come comunità».

A pagare il conto più caro in vite umane fu Balvano con 77 persone morte, di cui 66 tra bambini ed adolescenti, che trovarono la morte durante la celebrazione della messa domenicale. «Fu un triste, lungo censimento» dichiarava il Sindaco e Medico Ezio di Carlo, che oggi è nuovamente alla guida del paese. Sul luogo della sciagura, oggi si erge una cappella dedicata. «Furono i bambini che si stavano preparando al sacramento della Cresima, ad essere i più rapidi a scappare verso l’uscita, ma proprio lì crollarono la parete ed il tetto. In veste di primo cittadino e di medico, il mio compito non fu semplice -ha raccontato Di Carlo- c’erano da soccorrere i feriti, tirare fuori dalle macerie le persone ancora vive e allo stesso tempo da recuperare i morti. Le salme furono prima adagiate in piazza, poi sulla città giardino dove veniva fatto il riconoscimento e infine posti nelle bare e sepolte». Per la gravità dei fatti di Balvano vi si recarono anche il Presidente della Repubblica Sandro Pertini e Papa Giovanni Paolo II, le cui sillabiche parole ancora risuonano: «Coraggio».

La comunità balvanese si ritroverà dunque alle ore 10:00 presso la chiesa S. Maria Assunta per la benedizione della corona per i defunti e la successiva deposizione presso il cimitero comunale. Nel Pomeriggio, alle ore 17:30, nella stessa chiesa si terrà la Santa Messa di commemorazione per le vittime del terremoto, presieduta dall’Arcivescovo metropolita di Potenza- Muro Lucano- Marsico Nuovo, Davide Carbonaro. L’animazione liturgica sarà eseguita dall’Orchestra e Coro Basilicata 131. Alle ore 18:20 invece seguiranno gli interventi delle Autorità e delle Associazioni. Inoltre vi sarà la lettura e recitazione di poesie e componimenti da parte degli alunni dell’IC di Balvano, e la lettura di autori lucani. In ultimo, alle ore 19:36, vi sarà una fiaccolata verso il monumento di Papa Giovanni Paolo II.

Muro Lucano contò invece 21 vite spezzate, come Pescopagano. Tanti furono coloro che restarono sotto le macerie per giorni. Dai cumuli di pietre, come voci dalle viscere della terra, si levavano lamenti ed urla. Nel mentre, continuavano le scosse. Un moto perpetuo che non lasciava pace. A Muro Lucano la Santa Messa in suffragio delle vittime si terrà nella Chiesa S.Andrea Apostolo alle ore 10:00, e a seguire la deposizione della corona di fiori, con l’omaggio sulle note de “Il Silenzio”, ed il saluto delle Autorità civili alle scolaresche e ai cittadini.

Non da meno Pescopagano, ultimo comune lucano, ai confini con la Campania, paese che pagò pesantemente la distruzione del terremoto: le case furono quasi rase al suolo, i morti furono 21, molti i feriti, moltissimi i senza-tetto. Il Sindaco Rubinetti si mobilitò da subito per affrontare la drammatica emergenza con l’ausilio di Zamberletti, Commissario per le aree terremotate, al quale conferì la Cittadinanza Onoraria di Pescopagano. Difficile l’opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita sociale, economica e produttiva del paese. Proprio qui, come ogni anno a cura del “Gruppo Pescopagano Eventi”, nel pomeriggio del 23, alle ore 17:30, presso la Chiesa San Giovanni Battista si terrà la Santa Messa in ricordo delle vittime del terremoto e subito dopo, la Sala del Consiglio comunale accoglierà il momento istituzionale, con le autorità locali ed il Prefetto della provincia di Potenza, Michele Campanaro. Alle ore 19:00 invece presso il Monumento delle vittime del sisma, seguirà la commemorazione e deposizione della corona dell’Amministrazione comunale e dei lumini da parte dei cittadini presenti, con il Picchetto d’onore delle Forze dell’Ordine.

Quel 23 novembre cambiò per sempre i territori colpiti, e le vite di chi visse quella tragedia.

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