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LA BASILICATA IN FARMACIA

TACCO&SPILLO

Che questi patrioti a dispetto delle chiacchiere vendute in campagna elettorale portassero solo insoddisfazione comunitaria, problemi vari e depressione, era nell’aria e persino nella loro faccia messa a festa mascherata, ma che i lucani dovessero pagare, oltre il costo dei loro immeritati stipendi, anche un prezzo altissimo in termini di salute e felicità è vergognoso e dovrebbe destare le anime belle e addormentate del centrosinistra che forse è arrivato il tempo di  rilanciare l’alternanza politica. Ora tanto per certificare gli effetti riversati sull’umore ed il benessere dei poveri lucani sappiamo che mentre le gaudenti Campania, Lazio e Toscana fanno incetta di pillole blu, in Basilicata si spende in farmaci più che in tutta Italia e per curarsi soprattutto contro problemi da reflusso ed ulcera (15,21%) e da tristezza e ansia (6,86%). I dati sono dentro il nuovo Rapporto Osmed di AIFA e servono sociologicamente a spiegare l’indicibile e cioè quanti danni possono fare le genialate di questo centrodestra come le interruzioni idriche, lo spopolamento, la crisi economica, le liste d’attesa lunghissime, tanto per stare in un breve elenco delle disfatte. Canta Caparezza:“L’armadietto dei farmaci…”

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