CUPPARO, ALTRO GIRO, ALTRE DIMISSIONI
TACCO&SPILLO
Alla fine tanto tuonò che piovve e così contro la strafottenza giudiziaria di chi pensava di farla franca e spernacchiare la giustizia lenta, ma per fortuna bella, democratica, inesorabile è rimasto buggerato dai suoi stessi sofismi e s’è beccato un magnifico e rotondo rinvio a processo da cui magari ripartire per far rivivere la sfida della legalità e della trasparenza ben oltre le parole del matrimonio combinato tra estetica ed etica pubblica, di cui pure si sono fatte lezioncine, salvo poi fregarsene praticamente su tutto lo scibile di governo. Ora lasciamo stare la solidarietà della settantottenne ministra Casellati che lascia il tempo che trova e della riconferma appena sei mesi fa del governatore Bardi e di cui non pretendiamo certo invocare l’Aventino giudiziario se non un salutare cambio di passo, ma che dire di Francesco Cupparo che nella scorsa legislatura e nel mezzo d’una crisi economica ha psicodrammatizzato i lucani con la sindrome delle dimissioni e che ora invece fa lo gnorri patriottico nonostante la contestazione mossa di tentata concussione, davvero insostenibile per un assessore per giunta con delega allo sviluppo economico. Canta Caparezza:“Altro giro, altre dimissioni…”