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QUATTRO ARRESTI DOPO 14 ANNI OMICIDIO SINDACO PESCATORE ANGELO VASSALLO COMPRESO UN COLONNELLO ED UN BRIGADIERE DEI CARABINIERI UN COLLABORATORE DI GIUSTIZIA ED UN IMPRENDITORE

Sono stati disposti quattro arresti per l’omicidio del sindaco di Pollica (Salerno), Angelo Vassallo, ucciso il 5 settembre del 2010.
Si tratta, in particolare, dell’ufficiale dei carabinieri, Fabio Cagnazzo, del figlio del boss nonché collaboratore di giustizia Romolo Ridosso appartenente al clan di Scafati Loreto-Ridosso, dell’imprenditore Giuseppe Cipriano e dell’ex brigadiere dell’Arma Lazzaro Cioffi. Il raggruppamento operativo speciale dei carabinieri di Roma ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere.
Contestato agli indagati l’omicidio volontario

È GIUSTO INFORMARE PER FARE PIENA LUCE SU OMICIDIO ANGELO VASSALLO

SINDACO PESCATORE ANGELO VASSALLO

UN SEGNALE IMPORTANTE PER L’ITALIA

🔺REPORT🔺

#ègiustoinformare

QUATTRO ARRESTI DOPO 14 ANNI OMICIDIO SINDACO PESCATORE ANGELO VASSALLO COMPRESO UN COLONNELLO ED UN BRIGADIERE DEI CARABINIERI UN COLLABORATORE DI GIUSTIZIA ED UN IMPRENDITORE  

7 Novembre, 2024

SINDACO PESCATORE ANGELO VASSALLO

🔹Omicidio Vassallo, nove indagati, c’è anche il colonnello Cagnazzo
28 Luglio 2022

Dopo 12 anni si potrebbe essere arrivati alla svolta sull’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, ad Acciaroli.

I carabinieri del Ros hanno eseguito un decreto di perquisizione emesso dalla Procura di Salerno, nell’abitazione di Frosinone del colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, che all’epoca dell’omicidio trascorreva le vacanze a Pollica ed ebbe una breve relazione con Giusy, la figlia del sindaco Vassallo.

Nove persone sono indagate a vario titolo, come si legge in una nota a firma dello stesso procuratore. I reati ipotizzati sono omicidio e associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Trova conferma dunque l’ipotesi che si era fatta strada fin da subito: Vassallo fu assassinato perché si opponeva allo spaccio di droga nel suo Comune.

Tra le persone indagate e perquisite figura anche l’imprenditore Giuseppe Cipriano, imprenditore che ha gestito il cinema di Pollica e già interrogato in passato.

Il colonnello Fabio Cagnazzo e il brigadiere Lazzaro Cioffi hanno lavorato assieme per molti anni quando erano al nucleo operativo del gruppo di Castello di Cisterna.

brigadiere carabinieri Lazzaro Cioffi

Cioffi, che nel 2006 aveva avuto un encomio solenne per aver contribuito all’arresto di 19 spacciatori tra Caivano, Acerra, Casalnuovo e Carinaro, era stato arrestato nell’aprile del 2018 per traffico di stupefacenti aggravato dalle finalità mafiose: secondo l’accusa aveva un ruolo importante nel sodalizio guidato da Pasquale Fucito, personaggio che ha una posizione dominante nella vendita di cocaina (guardacaso) a Caivano e in altri centri della provincia di Napoli. Difeso dall’avvocato Saverio Campana, di recente ha riportato una condanna a 15 anni di reclusione per concorso esterno in traffico internazionale di droga.

🔹Omicidio sindaco Angelo Vassallo, 4 arresti dopo 14 anni: c’è anche ufficiale carabinieri

SINDACO PESCATORE ANGELO VASSALLO

Il sindaco di Pollica era stato ucciso il 5settembre2010
Il raggruppamento operativo speciale dei carabinieri di Roma ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere per quatro persone, tra cui un ufficiale dei carabinieri.
Stando alla ricostruzione degli inquirenti, il movente dell’assassinio sarebbe legato alla scoperta, da parte del sindaco, di un traffico di stupefacenti riconducibile ad ambienti camorristici e nel quale sarebbero stati coinvolti anche esponenti dell’Arma

Sono stati disposti quattro arresti per l’omicidio del sindaco di Pollica (Salerno), Angelo Vassallo, ucciso il 5 settembre del 2010.

Si tratta, in particolare, dell’ufficiale dei carabinieri, Fabio Cagnazzo, del figlio del boss nonché collaboratore di giustizia Romolo Ridosso appartenente al clan di Scafati Loreto-Ridosso, dell’imprenditore Giuseppe Cipriano e dell’ex brigadiere dell’Arma Lazzaro Cioffi. Il raggruppamento operativo speciale dei carabinieri di Roma ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere.
Contestato agli indagati l’omicidio volontario.

🔺Il movente

Cagnazzo, in particolare, per anni a capo della compagnia di Castello di Cisterna, è stato protagonista a Napoli e provincia di alcune indagini sui più potenti clan di camorra.
È diventato, nel tempo, comandante provinciale a Frosinone, e da circa un anno e mezzo risultava tra gli indagati per la morte di Vassallo.

Stando alla ricostruzione degli inquirenti, il movente dell’assassinio sarebbe legato alla scoperta, da parte del sindaco, di un traffico di stupefacenti riconducibile ad ambienti camorristici e nel quale sarebbero stati coinvolti anche esponenti dell’Arma.

Vassallo sarebbe stato ucciso dopo aver confidato ciò che sapeva sulla vicenda all’ex procuratore capo di Vallo della Lucania, Alfredo Greco, ma prima di poter formalizzare la sua denuncia ad un carabiniere di assoluta fiducia dello stesso Greco.

Sempre secondo quanto sostenuto dall’accusa, Cagnazzo si sarebbe reso protagonista di un’attività di depistaggio delle indagini organizzata già prima che Vassallo venisse ucciso.

Stefano Pisani: “Fiducia nella magistratura”
“Rimaniamo in attesa di conoscere una verità giudiziaria, siamo molto felici del lavoro di approfondimento che la Procura di Salerno ha voluto fare in questi lunghi anni e soprattutto nell’ultimo periodo”

Lo ha riferito all’Agenzia Ansa l’attuale sindaco di Pollica, Stefano Pisani, dopo gli arresti per l’omicidio di Vassallo.
“Finalmente avremo modo di approfondire un pezzo degli interrogativi che ci siamo posti nel tempo e che non avevano avuto ancora risposta. Quindi continuiamo ad avere fiducia nella magistratura ma devo dire che i provvedimenti di custodia cautelare di cui leggiamo in questi momenti ci fanno ben sperare”

🔺Colpi di scena e depistaggi

Arriva, dunque , una svolta significativa nel caso della morte del “sindaco pescatore”, morto 14 anni fa dopo che nove colpi di pistola gli erano stati sparati a distanza ravvicinata.

Gli inquirenti hanno condotto indagini piuttosto complesse, che negli anni hanno visto diversi colpi di scena, depistaggi e lunghe fasi di stallo. Proprio di recente, il fratello, Dario Vassallo, aveva parlato a Sky TG24 Insider: “Ad Acciaroli tradiscono la sua memoria, ci sono altre persone coinvolte nel suo omicidio”, aveva detto.

Due anni fa, era il 2022, erano arrivate le parole del figlio Antonio.

“Abbiamo sempre saputo che le indagini sull’omicidio di mio padre erano complicate. Sono stati commessi dalle forze di polizia errori mai visti, neppure nei film. Per molto tempo ci siamo chiesti se ciò fosse accaduto per incapacità, negligenza o invece volontariamente per creare confusione e depistaggi”

Le parole di Vassallo, erano arrivate proprio nei giorni in cui 9 persone, tre delle quali appartenenti all’Arma dei Carabinieri, erano state ufficialmente indagate.

🔺Chi era Angelo Vassallo

SINDACO PESCATORE ANGELO VASSALLO

Vassallo era chiamato anche “sindaco pescatore” perché prima di essere primo cittadino del comune sul mare del Cilento, Pollica, per tre mandati – dal 1995 al 1999, dal 1999 al 2004 e dal 2005 al 2010 – era stato proprio un pescatore.

Nel 2010 era stato eletto per il suo quarto mandato.

Esponente del Pd, in passato era stato anche consigliere provinciale a Salerno.
Oltre ad essere stato sindaco, era stato anche presidente della Comunità del Parco, organo consultivo e propositivo dell’Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, composto da 80 comuni del Cilento e del Vallo di Diano e da otto Comunità montane.
Oltre ad aver guidato la Comunità Montana Alento Monte Stella ed esser stato presidente delle ‘Città Slow’ nel mondo.
Ambientalista, particolarmente amato dai suoi concittadini, viene ricordato pure per alcune ordinanze particolari.

Nel gennaio 2010, ad esempio, ne firmò una che prevedeva una multa fino a mille euro per chi veniva sorpreso a gettare a terra cenere e mozziconi di sigarette.

🔹Omicidio sindaco Angelo Vassallo, 4 arresti dopo 14 anni: c’è anche ufficiale carabinieri

SINDACO PESCATORE ANGELO VASSALLO

Il “sindaco-pescatore” di Pollica era stato ucciso il 5 settembre 2010. Il raggruppamento operativo speciale dei carabinieri di Roma ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere per quattro persone, tra cui un ufficiale dei carabinieri.

Stando alla ricostruzione degli inquirenti, il movente dell’assassinio sarebbe legato alla scoperta, da parte del sindaco, di un traffico di stupefacenti riconducibile ad ambienti camorristici e nel quale sarebbero stati coinvolti anche esponenti dell’Arma

🔹Omicidio del sindaco Angelo Vassallo, 4 arresti: in carcere anche due carabinieri

L’accusa mossa dalla Procura di Salerno è di omicidio volontario in concorso

È di omicidio volontario in concorso l’accusa mossa dalla Procura di Salerno nei confronti delle 4 persone indagate per l’assassinio di sindaco pescatore Angelo Vassallo, ucciso a Pollica la sera del 5 settembre 2010.

La svolta è arrivata a distanza di 15 anni dai fatti, con l’esecuzione di una ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere.

Stamattina, i carabinieri del Ros di Roma hanno eseguito i 4 arresti: in manette sono finiti l’imprenditore Giuseppe Cipriano, il colonnello Fabio Cagnazzo, l’altro carabiniere Lazzaro Cioffi e il collaboratore di giustizia Romolo Ridosso.

🔹 L’OPERAZIONE

Omicidio del sindaco “pescatore” Angelo Vassallo, 4 arresti
Svolta nel caso del primo cittadino di Pollica, ucciso il 5 settembre 2010. In manette anche un alto ufficiale dei Carabinieri

Ci sono quattro arresti per l’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, ucciso il 5 settembre 2010. Si tratta dell’ufficiale dei carabinieri Fabio Cagnazzo, del figlio del boss nonché collaboratore di giustizia Romolo Ridosso del clan di Scafati Loreto-Ridosso, dell’imprenditore Giuseppe Cipriano e dell’ex brigadiere dell’Arma Lazzaro Cioffi.

Il raggruppamento operativo speciale dei carabinieri di Roma ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere.

🔹 Omicidio Vassallo, quattro arresti

SINDACO PESCATORE ANGELO VASSALLO

Dopo più di 14 anni svolta nelle indagini sull’assassinio del sindaco di Pollica.

In manette anche il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo
Dopo più di quattordici anni c’è la svolta nelle indagini per l’assassinio di Angelo Vassallo, sindaco pescatore di Pollica.
Quattro gli arrestati per concorso in omicidio.

Si tratta dell’ufficiale dei carabinieri Fabio Cagnazzo, del figlio del boss nonché collaboratore di giustizia Romolo Ridosso del clan di Scafati Loreto-Ridosso, dell’imprenditore Giuseppe Cipriano e dell’ex brigadiere dell’Arma Lazzaro Cioffi.
Il raggruppamento operativo speciale dei carabinieri di Roma ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere.

🔹 Omicidio di Angelo Vassallo, ci sono 4 arresti: due sono carabinieri.
Il sindaco di Pollica fu ucciso nel 2010

SINDACO PESCATORE ANGELO VASSALLO

Ci sono quattro arresti per l’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, avvenuto il 5 settembre 2010.

Si tratta dell’ufficiale dei carabinieri Fabio Cagnazzo, del figlio del boss e collaboratore di giustizia Romolo Ridosso del clan di Scafati Loreto-Ridosso, dell’imprenditore Giuseppe Cipriano e dell’ex brigadiere dell’Arma Lazzaro Cioffi. Il Ros dei carabinieri di Roma ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dalla procura di Salerno, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, viste le presunte infiltrazioni camorristiche dietro il delitto.

Si da subito la procura campana comprese che il movente dell’omicidio sarebbe potuto essere un traffico di droga scoperto nel porto di Acciaroli dal sindaco Vassallo, riconducibile ad ambienti camorristici e nel quale sarebbero stati coinvolti anche esponenti deli carabinieri.
Vassallo sarebbe stato ammazzato dopo aver confidato la vicenda all’ex procuratore capo di Vallo della Lucania, Alfredo Greco, ma prima di poter formalizzare la sua denuncia ad un carabiniere di assoluta fiducia dello stesso Greco.
Sempre in base alle accuse, Cagnazzo si sarebbe speso in una attività di depistaggio delle indagini organizzata già prima che Vassallo venisse ammazzato.
Il colonnello dei carabinieri, per anni a capo della compagnia di Castello di Cisterna, è stato protagonista a Napoli e provincia di indagini sui più potenti clan di camorra.
È diventato, poi, comandante provinciale a Frosinone, e da un anno e mezzo risultava tra gli indagati per la morte di Vassallo.

Sulla vita del sindaco pescatore, come fu chiamato Vassallo, è stato anche girato un film per la tv, nel 2016, con Sergio Castellitto che vestiva i panni proprio della vittima di camorra.

SINDACO PESCATORE ANGELO VASSALLO
Tanti gli spettacoli teatrali portati in giro anche dall’attore pugliese Ettore Bassi.

#sapevatelo2024

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