«NON POSSIAMO NORMALIZZARE L’EMERGENZA IDRICA»
Gli studenti del liceo classico “Flacco” di Potenza in sciopero per la mancanza di acqua nell’istituto. Sopralluogo dell’assessore regionale Pepe: «Ripristiniamo la funzionalità del serbatoio»
Ieri da queste colonne abbiamo dato voce alle preoccupazioni degli studenti del liceo classico Quinto Orazio Flacco di Potenza. I ragazzi hanno denunciato la mancanza di acqua potabile a scuola a causa delle sospensioni idriche. L’acqua dovrebbe essere erogata dalle 6 e 30 di mattina così come previsto dal calendario ma nei fatti pare che non sia così. Il servizio torna fruibile nella tarda mattinata con tutti i disagi che ne conseguono. Per far fronte al disagio è stata predisposta una riserva di acqua in buste di plastica ma anche questo non è sufficiente. I ragazzi allora hanno critto ad Acquedotto Lucano, al sindaco Telesca e al dirigente scolastico per chiedere un intervento risolutivo. Non hanno ricevuto risposta e ieri mattina hanno scioperato. «È inaccettabile doverci trovare ad andare a scuola senza poter usufruire di acqua potabile e servizi igienici adeguati. – dichiara Amira De Felice, coordinatrice dell’Unione degli Studenti Potenza- Al Liceo Classico Flacco, abbiamo visto i collaboratori scolastici girare per la scuola con carrelli pieni di acqua in buste di plastica e la chiusura di quasi tutti i bagni dell’Istituto. Ora gli studenti stanno rischiando l’interruzione delle attività didattiche in diversi momenti della giornata, compromettendo il loro diritto allo studio. Questa crisi idrica va contrastata al più presto». La Basilicata sta attraversando una grave crisi idrica che sta avendo ripercussioni significative su tutta la regione. Secondo i dati Istat, risulta prima in Italia per dispersione idrica e a Potenza in particolare la perdita è del 71%. Al momento la maggior parte dei comuni lucani ha registrato una diminuzione drastica delle risorse idriche, con alcuni di essi che affrontano interruzioni nell’erogazione dell’acqua fino a 12 ore al giorno. Inoltre il calo drastico delle precipitazioni e la gestione inadeguata delle risorse idriche hanno aggravato la situazione. Oggi, gli studenti si dichiarano preoccupati e in difficoltà, ma allo stesso tempo non esitano a far sentire la loro voce. Chiedono con urgenza interventi concreti da parte delle autorità competenti per garantire un servizio idrico continuo e un ambiente di apprendimento sicuro e annunciano già che la situazione sarà tema di mobilitazione: «È fondamentale che le autorità locali e regionali affrontino questa emergenza con urgenza, investendo nella manutenzione delle infrastrutture e nella sostenibilità delle risorse. Non possiamo permettere che l’emergenza idrica continui a venire normalizzata perché situazioni come quella del Flacco rischiano di intaccare severamente il nostro diritto allo studio. – dichiara Lorenzo Sodano responsabile della comunicazione dell’Unione degli Studenti Potenza – Anche per questo il 15 novembre ci mobiliteremo a Potenza come in tutta Italia per chiedere che le nostre scuole siano realmente accessibili e che il nostro diritto allo studio non sia compromesso» conclude Sodano. L’INTERVENTO DI PEPE Durante lo sciopero dei ragazzi, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Pasquale Pepe, unitamente ai tecnici di Acquedotto Lucano, ha fatto un sopralluogo al Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” di Potenza per risolvere la questione legata all’interruzione dell’erogazione idrica. Il blocco orario disposto da Acquedotto lucano per fronteggiare la carenza di acqua, lo ricordiamo, riguarda la fascia che va dalle 18.30 alle 6.30 del mattino successivo. Per un problema tecnico di interconnessione relativo al serbatoio che serve l’istituto scolastico, i rubinetti restano a secco fino alle 14, creando ovviamente disagi a studenti, docenti e personale Ata. L’assessore ha chiesto ad Acquedotto lucano di “smarcare” temporaneamente il Liceo Classico dal programma di razionamento, garantendo già da domani l’erogazione di acqua per tutto il giorno, in attesa di risolvere gli aspetti tecnici e ripristinare la piena funzionalità del serbatoio. «La crisi idrica – ha detto Pepe – sta mettendo a dura prova l’intera comunità, ma è necessario evitare che i problemi, già di per sé gravi, aumentino a causa di intoppi di natura tecnica, con riflessi pesanti su un “obiettivo sensibile” qual è la scuola».