PD, UN FILM GIÀ VISTO
TACCO&SPILLO
Dopo aver passato in letargo l’estate il segretario PD Giovanni Lettieri ha trovato il coraggio di far suo il successo di Vincenzo Telesca e magari rivendicato la centralità dem di Potenza sulla nuova governance idrica che dovrà pur risollevare l’Acquedotto Lucano da una secca d’efficienza e di buoni risultati che sta ridicolizzando la Basilicata. Ora per tutto il resto che non accadrà e fino alle politiche del 2027 ci pare un film che abbiamo già visto, compresa la lagna sollevata, peraltro ad arte, da Piero Lacorazza che ha avuto sì il merito del copyright azzeccato e della pirografia allestita, ma crediamo più per i suoi futuri interessi di bottega da candidato governatore o parlamentare che per quelli esclusivi del povero PD. Così dall’ingresso degli sfigati speranziani alla scoppola delle regionali, dalla sudditanza ai veti dei 5S ai parrocchiani del beato Angelico è tutto un copione triste d’accrocchi, omissioni, contraddizioni, acrobazie su cui è giusto bersagliare a fondo a patto però che lo si faccia senza trucchetti scenografici e menate furbastre, altrimenti ci arriva ancora la sceneggiatura del prode Lacorazza. Canta Paolo Conte:“Film, sì ma l’ho già visto e non mi piace questo film…”