AUTONOMIA DIFFERENZIATA CON ACCROCCO LUCANO
TACCO&SPILLO
Viene quasi da ridere a pensare all’indicibile fantozziano che si nasconde nell’autonomia differenziata manco fosse una polpetta avvelenata e su cui, purtroppo, non ci pare ci sia proprio in giro una salutare quanto collettiva presa di coscienza, almeno per evitare di far assestare il colpo di grazia al già sconquassato Mezzogiorno. Ora guardiamo com’è messa la povera Basilicata ridotta ad un’insignificanza regionale e stretta dall’opera sciagurata e piena di demerito di questi patrioti di centrodestra che fatica già ad assolvere dignitosamente alle competenze fondamentali che pure gli sono state assegnate tempo fa dalla Costituzione, sanità in testa, figurarsi poi se dallo Stato le piombino addosso altre 23 materie quale sarebbe l’esito se non la catastrofe certa. Eppure a differenza del nostro e contro il disimpegno omissivo della politica parolaia ci piace davvero l’intemperanza ribelle mostrata dal bravo governatore della Calabria Roberto Occhiuto che nei riguardi della jattura autonomista e pur di difendere la sua Regione sta usando parole di fuoco e d’insoddisfazione meridionale. Canta Renato Zero:“Guardaci. Ti sembriamo patetici. È l’inizio di un’ingiusta autonomia…”.