UN FLOP D’ACQUA
TACCO&SPILLO
Che Alfonso Andretta abbia fatto la sua pessima figuraccia, come peraltro la gran parte dei manager nominati negli enti e nelle partecipate della Regione, è sotto gli occhi allibiti di tutti, ma che per le paturnie e soprattutto l’ingordigia di questi indomiti patrioti non si trovi ancora un fico secco d’accordo sul suo successore, nonostante la libidine del Cencelli regni sovrana nel centrodestra e nei suoi azionisti di maggioranza, non è che il segno di tempi tristi e d’accrocchi malefici. Ora lasciamo stare la modalità postuma e diremo quasi fantozziana di pretendere dai cittadini la buona etica del risparmio idrico quando proprio i report delle benemerite CGIA di Mestre e Cittadinanzattiva ci hanno svelato che la rete idrica di Basilicata è addirittura il colabrodo peggiore d’Italia, ma c’è da chiedersi in fondo se sia giusto che pur di tenere in piedi amministratore unico e dirigenti pensionati al seguito non si debba approvare il bilancio di Acquedotto Lucano e si continui invece con la beffa liturgica delle interruzioni programmate e delle preghiere da pioggia nonostante la Basilicata sia da sempre considerata una regione zeppa d’acqua e d’altre preziose risorse. Canta Salmo:“È un flop, un flop…”