E di questa bellezza il Papa ha voluto goderne ancora a lungo, lanciandosi in un lunghissimo percorso in in golf kart dalla spianata fino alla scuola dove incontra padre Martin e gli altri missionari privatamente. Chilometri e chilometri di baracche nel fango e palafitte sull’acqua, di distese verdi e cespugli variopinti. Di cartelloni di tutti i generi con il volto del Papa, accostato a quello della Madonna o a messaggi di benvenuto. Chilometri di gente, donne e bambini soprattutto, abbigliati con tuniche sgargianti o t-shirt di due taglie in più, con i loro volti meticci, dai tratti talvolta asiatici talvolta africani, con i loro capelli rasta, con le treccine o le zazzere ricciolute, diversi ma tutti con gli stessi occhi. Neri, rotondi, profondi, oggi ricolmi di gratitudine
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