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CELEBRATO A MURO IL PATRONO DELLA BASILICATA

«23 anelli di S.Gerardo Maiella ai neo sindaci a testimoniare l’unione dei territori sotto l’unico Santo»

A suggellare l’unione dei territori lucani sotto un unico Patrono è stato anche quest’anno l’anello di San Gerardo, ben 23 consegnati ai neo sindaci eletti alle ultime comunali lucane, e alle Istituzioni regionali, l’anello testimonia l’unione dei territori sotto l’unico Patrono. Aumentano di anno in anno dunque i Comuni che ricevono l’anello, stampato sullo stesso monile, poco prezioso ma di alto valore simbolico, con il quale San Gerardo “prese in sposa” la Vergine Maria, infilando l’anello al dito della Vergine.

Se i fuochi pirotecnici che si alzano dall’imponente statua di San Gerardo Maiella a Muro Lucano, chiudono la tre giorni di festa Regionale dedicata al Patrono della Basilicata e Protettore nel mondo delle mamme e dei bambini, la sensazione che resta è ancora quella di “unione”. Il Sindaco Giovanni Setaro ha consegnato al Santo taumaturgo le chiavi della città, simbolo di affidamento e protezione.

Uno scintillio si riverbera negli occhi dei muresi ma anche delle centinaia di fedeli e turisti che giungono nel paese lucano che diventa, nei primi giorni di settembre, “centro della fede”.

Nato a Muro Lucano nel 1726, dove visse, la Festa Regionale di San Gerardo Maiella rientra ufficialmente tra i quattro eventi religiosi di grande interesse della Regione Basilicata. Ieri 2 settembre, il clou dei festeggiamenti, ha visto la solenne processione per le vie del paese natio del Santo, seguito dalle tante Istituzioni regionali presenti, Presidente Bardi, Assessori e Consiglieri regionali, il Sindaco di Potenza e i Primi cittadini del marmo Platano e del Melandro, dell’Alto Bradano e della Val d’Agri, Il Prefetto di Potenza e rappresentanti di molti Enti.

«Un importante riconoscimento per il nostro Santo Patrono della Basilicata sottolinea il Primo Cittadino Setaro- Inevitabilmente il pensiero più grande va ai nostri concittadini di questa terra che sono lontani, ai quali rivolgo il mio saluto e quello dell’intera comunità Murese». Presenti il Sindaco di Potenza Vincenzo Telesca e Pierluigi Smaldone Vicepresidente consiglio comunale, molti Primi cittadini del Marmo Platano e del Melandro, come dell’Alto Bradano e della Val d’Agri. E poi le Istituzioni regionali dal Presidente Vito Bardi, al vicepresidente Pasquale Pepe, il Vicepresidente del Consiglio regionale Maddalena Fazzari, l’Assessore Regionale Cosimo Latronico e poi i Consiglieri regionali Francesco Fanelli, Michele Napoli, Alessandro Galella, Piero Lacorazza ed ancora l’Onorevole Gianni Rosa, il Prefetto di Potenza Michele Campanaro, la Provincia di Potenza e Rappresentanti di molti Enti.

La tre giorni, organizzata dall’Associazione San Gerardo Maiella, è cominciata con la Lampada Votiva a San Gerardo, presso il limitrofo comune di Baragiano, dove sorge “il tempietto costruito sul terreno dove un tempo era ubicata la casa paterna del Santo diventerà un giardino fruibile ai fedeli”.

Ma è quando l’effige del Santo valica la soglia della Chiesa per la solenne processione, che il tripudio di gioia e l’attesa si fanno palpabili. La banda, i gonfaloni, le personalità e le Istituzioni, il popolo, i fedeli, ed i turisti si mescolano insieme nel lungo corteo per le vie del paese, e dove San Gerardo compì tra i vicoli e le chiese i suoi primi miracoli, ora attraversa in trionfo le strade a festa, tra fiori e corredi candidi ricamati ed esposti ai balconi.

Si passa per le strette stradine del borgo Pianello, dove abitò con la famiglia, quelle vie che tante volte percorse a piedi, già in odore di santità. Ma San Gerardo Maiella gode di grande devozione non solo a Muro Lucano. Per i suoi miracoli alle donne partorienti e ai bambini è stato riconosciuto dalla Chiesa Universale e venerato in tutto il mondo quale Protettore delle gestanti e dei bambini. Per questo ogni anno si rinnova l’affidamento delle mamme e dei bambini alla sua protezione. Al termine della processione, la Santa Messa in Cattedrale, con il Vescovo Davide Carbonaro.

Il 21 aprile 1994, Gerardo fu dichiarato “Santo Patrono della Basilicata” da Papa Giovanni Paolo II attraverso un apposito decreto pontificio. Per chi si reca a Muro Lucano, vi è la possibilità di visitare la sua umile casa, la bottega in cui lavorava il padre, oltre ai luoghi da lui vissuti con grande fede. È l’inizio della straordinaria vita cristiana del Santo, che non finisce con la sua breve vita, terminata invece a soli 29 anni. Dalla sua morte, avvenuta nel 1755, divenne il Santo più venerato tra Campania, Basilicata e Puglia, fino ad essere poi riconosciuto dalla Chiesa Universale.
Una grande festa religiosa ma anche laica, con le tre serate che ospitano anno dopo anno, grandi voci ed aventi del panorama nazionale.

Da sempre – ha dichiarato il Presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, presente alla cerimonia religiosa murese- l’estate lucana si conclude con processioni e manifestazioni in cui la spiritualità e la fede vivono in osmosi con la tradizione popolare. C’è un filo conduttore che unisce i lucani, in nome della devozione e delle origini, sulle orme di Santi e Beati impressi nella memoria della regione”.

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