Diciotto anni fa scrissi un libro perché volevo raccontare la mia terra, una terra meravigliosa e dannata; speravo in un cambiamento e mi sono rovinato la vita, ma questo non è servito a salvare le vostre. Mi dispiace. Cari Roberto e Margherita, ci hanno fatto credere che il racconto fosse qualcosa di sbagliato, che raccontare voleva dire condannare, che la luce creava imbarazzo e che quindi andasse spenta
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