AL CONVEGNO IN PROVINCIA, I POLITICI INVITATI TUTTI ASSENTI
L’incontro tenuto nella sala consiliare della Provincia di Potenza è iniziato tardi per aspettare politici che non si sono nemmeno presentati secondo il clichè anni ‘90
In Basilicata negli anni ’90 dello scorso secolo e ancora negli anni’10del secolo nuovo, si pensava che un convegno, anche un incontro fra esperti e studiosi avesse valore solo se c’erano in locandina i nomi dei politicanti. Secondo una diffusa idea di sudditanza, maggiore era il numero di politici presenti migliore era la qualità del convegno. Questi convegni organizzati tipo una ciambotta, tradizionale piatto potentino, avevano solo una lunga lista di nomi e un titolo al convegno. Di cosa avrebbero parlato nei loro interventi questi signori era un mistero, nessun titolo di relazione vi era vicino a questi nomi. Insomma, niente di scientifico e importante, qualcuno direbbe «brevi notizie intorno al mondo», solo una passerella di uomini perchè di donne non ve ne erano se non in qualche caso rarissimo. Poi le cose sono cominciate a cambiare, l’Università, il CNR e altre realtà avevano fatto scuola, comparvero i titoli delle relazioni, incominciarono a sparire i famosi SALUTI dei politici che arrivavano con minimo un’ora di ritardo, salutavano senza dire alcuna cosa importante e necessaria e se ne andavano senza ascoltare alcuna relazione perché avevo dimenticato di precisare che i politici lucani sono onniscienti e non necessitano di imparare ancora….Una vera passerella e l’organizzatore di questi in- contri inutili acquistava punti e autorevolezza nei paesini solo perchè erano andati i politicanti. Un poco alla volta sono scomparsi questi pseudo convegni e i politici rara- mente partecipano. Gli ultimi aspetti dei partiti del secolo scorso stavano sparendo, ognuno – più o meno- partecipava solo a convegni dove aveva qualcosa da dire o era esperto. I saluti sono rimasti in molti incontri, io ho trasformato la parola saluti in accoglienza e in molti mi hanno seguita, chi accoglie gli ospiti è il padrone di casa e non può arriva- re con un’ora e mezzo di ritardo. Io credevo che fosse finita questa usanza tribale e, invece, mi sbagliavo: la sudditanza del popolo lucano è tornata di moda. Ma non sarebbe giusto spiegarlo solo dando colpa al basso livello culturale dei nuovi politici: i nuovi politici sono citta- dini eletti, ordunque, si è abbassato il livello culturale della società e stanno tornando di moda i convegni senza titolo nelle relazioni e…i politici come sovrani e satrapi in auge. Organizzare un convegno non è una cosa semplice: specie se si organizza un workshop internazionale. Bisogna far convergere molti studiosi nello stesso posto e nello stesso giorno, bisogna dare un senso a quello che verrà detto, un senso logico argomenti specifici, bisogna dividere per sezioni, trovare chi si occupa delle conclusioni e trovare dei chairman preparati più dei relatori sugli argomenti perchè devono moderare e conoscere più di qualche lingua. Tutto questa bellissima organizzazione vi è stata in un recente convegno tenutosi a Potenza, organizzato dalla Provincia, il 15 Luglio 2024, nella Sala Consiliare. Basandosi sul- l’importante tema della partecipazione dei cittadini nei processi di governance territoriali, il convegno si titolava Reti ecologiche e Itinerari Culturali come volano di sviluppo e resilienza delle Comunità. La Provincia vi partecipa- va come MCR 2030 Resilience HUB e Sportello Aggregato Politiche Europee (SAPE) e l’ing, Alessandro Attolico, dirigente della Provincia insieme al suo staff, è riuscito a mettere insieme e a far confrontare su questo argomento, Università e Centri di Ricerca, gli stakeholders più importanti, tutti dli Ordini professionali, gli Enti che si occupano di questi temi con un programma nutrito e importante. Ognuno ha preparato la propria relazione avvalendosi di power point, video e filmati per mostrare cosa aveva fatto per il territorio e cosa si sarebbe potuto fare all’interno di questo entusiasmante convegno… peccato che i lavori siano cominciati con un’ora e mezzo di ritardo perché abbiamo dovuto aspettare i politicanti per i saluti. Ma dopo un’ora e mezzo nessuno dei politici in locandina si è presentato e sempre dopo un’ora e mezzo di ritardo i politici non sono venuti secondo un cliché anni ’90 e hanno inviati alcuni delegati che, ovviamente. Hanno fatto una passerella, si sono presi una targa commemorativa e se ne sono andati. Qualcuno era incredulo perché tutti gli ospiti sono rimasti seduti ad ascoltare fino alla fine malgrado il caldo e le relazioni dimezzata a causa del ritardo. I nuovi politici, nuovi per modo di dire, se ne sono fregati ampiamente degli ospiti e degli organizzatori e hanno creduto di poter trattare gli ospiti come trattano i Lucani, come sudditi. Non si sono accorti che c’erano pochissimi lucani e moltissimi ricercatori, studiosi provenienti da fuori e da altre università oltre la delegazione europea proveniente dalla Romania. Ma cari politici politicanti, vi rendete conto di che brutta figura ha fatto la Basilicata per la vostra strafottenza? Tutti avevano da decidere i nomi delle giunte e delle commissioni…ma per fare cosa? Per fare future figuracce ai prossimi incontri? I nuovi consigli regionale e comunale di Potenza partono sotto una cattiva stella, siete tornati agli anni ’90 ma tutti gli altri sono andati avanti e non intendono perdere tempo con le vostre evidenti incapacità.
Di Antonella Pellettieri