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PRESIDENZE DI COMMISSIONI, ACCORDO RAGGIUNTO

Polese, uomo coalizione, non chiede nessun ruolo. A FdI, Lega e Azione una postazione a testa. Casino consigliere delegato

Raggiunto l’accordo per le Presidenze delle Commissioni in seno al Consiglio Regionale di Basilicata. La maggioranza ha risolto oggi tutte le questioni politiche e la legislatura, alla prossima adunata del Consiglio Regionale potrà ufficialmente partire in piena e totale composizione. Le polemiche sul non corretto funzionamento del Consiglio Regionale fatte dall’opposizione potranno, si spera, passare nell’archivio del dimenticatoio di cui non si ricorderà nessuno tra pochissimi giorni, a futuro monito della differenza totale che c’è tra la Politica e le tecniche da legulei del- la politica di chi vuole ridurre lo scontro e il confronto a mozioni legali di più o meno velato interesse.

FORZA ITALIA E ITALIA VIVA SENZA PRESIDENZA

Come avevamo già anticipato ieri, Italia Viva non ha chiesto la Presidenza di una commissione. Mario Polese, dopo aver fatto il grande gesto di attribuire al suo partito la quota rosa rinunciando di conseguenza ad un assessorato per sè, ha fatto la stessa cosa per quanto concerne la Presidenza di Commissione. I numeri e la responsabilità dimostrata in fase di formazione della Giunta Regionale avrebbero dato a Polese tutte le ragioni per chiedere una “compensazione” con una Presidenza importante. Il Leader di Italia Viva, però, ha voluto per l’ennesima volta dimostrarsi uomo coalizione più che cercatore di postazione e, così, per questo inizio di legislatura farà soltanto il Consigliere Regionale e capogruppo. Una scelta di grande responsabilità che, nel tempo dell’occupazione spasmodica degli spazi, denota agli occhi dei cittadini e, si spera, anche della classe dirigente un approccio alla politica concentrato più sul “noi” che sull’“io”. Quello di Pole- se è un bell’esempio che ci piace far conoscere anche per smentire quel “sono tutti uguali” che molto spesso alimenta il clima dell’antipolitica nei bar e nel voto di un elettorato sfiduciato. Fuori dalle presidenze delle commissioni resta anche Forza Italia. Michele Casino ha provato a chiedere per sé la postazione ma gli è stato ricordato che, avendo già il Presidente di Regione e un assessore, un ulteriore postazione sarebbe stata decisamente troppo. Saranno, quindi, Azione, Fratelli d’Italia e Lega ad esprimere le tre presidenze di commissione che spettano alla maggioranza. Sui nomi e sulle attribuzioni ancora c’è riserbo anche perché c’è da definire la composizione delle commissioni e, soltanto dopo, attribuirne le presidenze. Il nodo, comunque, dovrebbe essere sciolto a brevissimo.

CIFARELLI ALLA PRESIDENZA DELLA SECONDA COMMISSIONE

Come di prassi e di regola, la Presidenza della Commissione bilancio e programmazione spetta all’opposizione. Al tavolo dell’ufficio di Presidenza era rimasto escluso il Partito Democratico. I dem, nell’accordo inter- no alle forze di minoranza, hanno ottenuto la Presidenza della seconda commissione alla quale dovrebbe andare Roberto Cifarelli. Resta fuori da ogni postazione il mondo socialista. Il Consigliere Bochicchio, infatti, non avrà nessuna delle postazioni che vengono assegnate all’opposizione. La coperta stretta ha trovato, nell’accordo tra i grandi partiti, l’esigenza di lasciare scoperto il più piccolo della compagnia.

CASINO CONSIGLIERE DELEGATO

All’interno dell’accordo della maggioranza c’è anche una compensazione ulteriore per Michele Casino. L’ex Parlamentare di Forza Italia ha tutta intenzione di dedicare alla nostra regione le esperienze maturate nell’attività legislativa romana. In attesa dell’istituzione dei Sottosegretari, per lui sarebbe pronta una nomina da Consigliere delegato su alcune delle materie che Vito Bardi ha trattenuto per sé.

IL CLAMORE DEI MORALISTI

Immaginiamo già di leggere le polemiche dell’opposizione che parlerà di spartizione, di logica partitocratica e cose simili. Siamo piuttosto navigati e queste dichiarazioni le sentiamo ogni volta da tutte le forze che, avendo perso le elezioni, devono attaccarsi a qualcosa pur di parlare confondendo il livore per la sconfitta con gli interessi pubblici. La politica in una democrazia è anche rispettare nei ruoli la rappresentanza democratica. È un lavoro raffinato e complesso dal quale può scaturire o meno il corretto funzionamento di una legislatura. I Lucani hanno bisogno che la Regione affronti i loro problemi, per farlo è necessario che tutti siano messi in condizione di la- vorare al meglio delle proprie forze. È esattamente quello che sta facendo Bardi insieme alla sua maggioranza.

Di Massimo Dellapenna

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