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FANELLI E DINTORNI, IL NERVOSISMO SALE

Per l’ennesima volta manifesti abusivi a sostegno del candidato del centrodestra rimossi dalla protezione civile. Pergola pubblica il messaggio shock pro Lega di un sostenitore a quelli del Reddito minimo

Il governo della Regione Basilicata è ancora una volta di Centro Destra, il governo della nazione è del Centro Destra, probabilmente l’assessorato delle attività produttive (assessorato che determina le nostre sorti) sarà di Franco Cupparo – Forza Italia e, per fortuna, Fernando Picerno entrerà in Consiglio Regionale. La prima interrogazione al Consiglio da parte di Picerno (tra l’altro suppor- tato da una mia relazione) verterà sul Reddito Minimo d’Inserimento e sulla prosecuzione del lavoro di Michele Casino, per la stabilizzazione nel Consorzio di Bonifica e altre misure per chi è in odore di pensione o non può fare lavori pesanti. È inutile dire che dovesse venir eletto un Sindaco di Centro Destra (Fanelli) avremmo maggiori possibilità di veder sanciti i nostri diritti, perché il Centro Sinistra ci vede soltanto come pecore da voto e da accontentare con l’elemosina di pochi sol- di. Quindi, votiamo Fanelli al ballottaggio, così ci garantiamo una parte politica con cui possiamo parlare e avere informazioni utili per noi stessi.” questo è il testo del messaggio che Rocco Pergola ha messo sul proprio profilo facebook e che, a suo dire, un sostenitore di Fanelli avrebbe fatto girare nelle chat dei lavoratori del reddito minimo. Un messaggio che sa di disperazione e di nervosismo e che, se fosse vero (e non abbiamo ragione di dubitare anche perché non è arrivata nessuna smentita) avrebbe il sapore morale del voto di scambio. Insomma, ai lavoratori del reddito minimo qualcuno ha detto “se votate per Fanelli avrete più possibilità di veder sanciti i vostri diritti”. Una affermazione irrazionale e vergognosa. I diritti, in quanto tali, non sono tutelati da una parte politica ma sono tali perché nessuno li può togliere. Immaginare che la Regione avrebbe comportamenti differenti a seconda di chi dovesse vincere le elezioni a Potenza significa immaginare che il Governo Regionale voglia utilizzare i propri poteri e le proprie risorse per inquinare una campagna elettorale. Noi crediamo sia millantato credito. Conosciamo troppo bene sia Picerno che Casino e non possiamo neanche supporre che sia farina del loro sacco questo ricatto. Ci piacerebbe che le campagne elettorali fossero scevre da queste porche- rie. Il voto è libero e non deve essere condizionato dal bisogno.

I MANIFESTI ILLEGALI DI FANELLI

Ci piacerebbe anche che la campagna elettorale fosse priva di invettive e di dietrologie. Gli attacchini di Fanelli avevano ben deciso di costruire una campagna di affissione che riproduceva scimmiottandolo il simbolo di Telesca con la dicitura “il partito del dissesto” e dietro, sullo sfondo, De Filippo, Speranza e lo stesso candidato a Sindaco Telesca. Ci fa sorridere questa ennesima riproduzione di presunti “padrini” politici dietro la candidatura di Vincenzo Telesca. Ci fa sorridere immaginare che una classe dirigente che governa la Regione per la Seconda Legislatura, che esprime quattro Parlamentari e un Ministro e che amministra Potenza da dieci anni debba vedere la dietrologia di presunti “pupari” raffigurati in un ex ministro e in un ex Presidente della Regione. Qualcuno si premuri di avvisare il giovane Fanelli che, anche se non se n’è accorto nessuno, lui è ancora il Vice Presidente della Giunta Regionale e che ha ricoperto cariche di “potere” all’Agricoltura e alla Sanità in un quinquennio nel quale ha avuto e ha tutto il potere possibile. Qualcuno avvisi Fanelli e i suoi attacchini che “il potere” in Basilicata sono loro. Soprattutto, qualcuno si premuri di informare il Vicepresidente della Giunta Regionale che ci sono leggi che disciplinano le affissioni. Al primo turno gridò all’aggressione squadrista perché furono coperti i suoi mani- festi salvo poi scoprire che erano semplicemente fuori legge. Non vorremmo ripetesse questo vittimismo anche nel momento in cui dovesse scoprire che la Protezione Civile è stata costretta dalla Legge a rimuovere questi manifesti affissi occupando lo spazio riservato al suo avversario.

GUARENTE ALLA VIABILITÁ

Intanto nel centrodestra inizia a riproporsi il dilemma Guarente. Ingiustificatamente la coalizione che lo ha sostenuto ha deciso di farlo ritirare. Guarente con disciplina di partito si è ritirato dalla competizione. Ora il problema è cosa fargli fare. Per fargli fare l’assessore in Regione sarebbe necessario che Pepe rinunciasse alla sua opportunità di governo. Resta l’ipotesi assessorato al Comune. Da quanto si apprende, in caso di vittoria di Fanelli, Guarente entrerebbe in Giunta Comunale con la delega alla viabilità. Un modo come l’altro per riempire la città di autovelox e fare cassa continua con le multe ai cittadini. La politica, talune volte, si apre a strane alchimie che rasentano il ridicolo. Quello che si denota chiaramente è il nervosismo del centrodestra. Per la prima volta sente l’aria della sconfitta e cerca di appellarsi a tutti. Tra giri negli enti pubblici con i Direttori Generali sotto braccio e messaggi come quello riportato da Rocco Pergola si è ormai arrivati a toccare il fondo. Mancano pochi giorni alla fine della campagna elettorale. Noi, però, non disperiamo. Fanelli e i suoi sodali possono anche decidere di voler iniziare a scavare.

Di Massimo Dellapenna

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