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IMPRESE SPECIALIZZATE, LA SITUAZIONE LUCANA

Made in Italy, la capacità produttiva del comparto migliora: la crescita regionale più consistente risulta nel Lazio (+6,7%), in Basilicata (+4,2%) e in Emilia-Romagna (+3,4%)

Aree di specializzazione Made in Italy, che ingloba attività riconducibili al sistema della moda, tessile e abbigliamento, cuoio e calzature, conciario, occhialeria, al sistema legno-mobile- arredo-casa, al settore orafo, alla meccanica e all’agroalimentare: la capacità produttiva del comparto è migliorata (+1,9 punti percentuali di valore aggiunto) e la crescita regionale più consistente risulta nel La- zio (+6,7 p.p.), in Basilicata (+4,2 p.p.) ed Emilia-Romagna (+3,4 p.p.). Per il settore delle Tecnologie per il patrimonio culturale, che è di nicchia riveste ma ha una valenza fondamentale per il sistema economico nazionale in termini generali di attrazione turistica, le industrie culturali e artistiche come cinematografia, televisione, editoria e industria musicale, e industria creativa producono la quota più rilevante di valore aggiunto nella Regione Lazio (28,7%). Rilevante è il contributo della Regione Lazio al valore aggiunto nazionale (21%), mentre l’incidenza di imprese maggiore a livello regionale è rilevata in Basilicata (4,8%) e Lazio (4,1%). Sono questi alcuni dettagli del rapporto dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) sulle «aree italiane di specializzazione intelligente». La Strategia di Specializzazione intelligente, introdotta nel 2013 con Regolamento europeo per la programmazione 2014-2020 sui Fondi Strutturali e di Investimento Europei, è nata con lo scopo di massimizzare l’impatto degli investimenti dedicati a ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione in modo coerente con le specializzazioni che caratterizzano i singoli territori. La Strategia nazionale di specializzazione intelligente (Snsi) individua cinque aree tematiche nazionali prioritarie: Industria intelligente e sostenibile, energia e ambiente, Salute, alimentazione, qualità della vita, Agenda Digitale, Smart Communities, Sistemi di mobilità intelligente, Turismo, Patrimonio culturale e industria della creatività, Aerospazio e difesa. Tali tematiche si declinano in 12 aree di specializzazione intelligente, individuate dalle amministrazioni centrali e regionali, ossia ecosistemi industriali che identificano ambiti di produzione fonda- mentali del tessuto produttivo italiano. Le aree di specializzazione intelligente sono: Aerospazio; Agrifood; Blue Growth; Chimica Verde; Design, creatività e Made in Italy; Energia; Fabbrica Intelligente; Mobilità Sostenibile; Salute; Smart, Secure and Inclusive Communities; Tecnologie per gli Ambienti di Vita; Tecnologie per il Patrimonio Culturale. Per ognuna delle 12 aree si fornisce a livello nazionale e regionale un corposo set di informazioni A “fine programmazione” e oltre, i dati regionali. A livello generale, in Basilicata, come da censimento per- manente effettuato nel 2022 relativo alle imprese con almeno 3 addetti. (escluse le imprese appartenenti al settore agricolo, della Amministrazione pubblica e delle attività di organizzazioni associative), il totale delle imprese specializzate è risultato pari a 2 mila e 139 (il 28,3% del totale delle imprese in regione). Il settore maggiormente rappresentato, l’agroalimentare (865 imprese). Le imprese specializzate dell’area agroalimentare, tuttavia, sono quelle che di meno hanno investito in ricerca e sviluppo. Stessa conclusione per gli investimenti in tecnologie e digitalizzazioni: dal- l’area agroalimentare i numeri peggiori. E ancora sempre le imprese specializzate dell’area agroalimentare, quelle che hanno meno investito nel capitale umano e nelle formazione. A livello di addetti, le imprese specializzate dell’Energia e ambiente quelle che cubano più personale (12 mila e 875), seguite dal- le imprese dell’agroalimentare (10 mila e 192). A livello generale, in Basilicata e nel 2021, il numero di addetti impiegati nelle imprese specializzate è risultato pari a 25 mila e 504. Il valore aggiunto maggiore, tuttavia, è stato quello generato dal- le imprese specializzate dell’area energia e ambiente (681milioni e 182 mila euro). Il complessivo valore aggiunto di tutte le imprese specializzate di tutte le aree di specializzazione, nel 2021 è risultato di oltre 1 miliardo e 162 milioni di euro. Le imprese specializzate, inoltre, ancora in riferimento al complessivo di tutte le aree, hanno prodotto un valore delle esportazioni pari a poco più di 166 milioni di euro. Dall’area aerospazio, il valore più elevato: 82 milioni e 486 mila euro. Di oltre 4 miliardi e 331 mila euro il valore complessivo dei ricavi delle imprese specializzate. L’area con i numeri più consistenti, energia e ambiente (1 miliardo e 753 milioni di euro)

Di A.Carponi

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