I LUCANI CHE BRUCIANO D’EUROPA
Giornate lucane per i meloniani Picaro e Cerreto. Candidature di servizio per Incampo, Pedicini e Paterna. Benedetto, Pittella e Rubino strutturati anche fuori regione possono giocarsela fino in fondo
Per le elezioni europee l’Italia è divisa in cinque circoscrizioni, si vota con il proporzionale puro e con lo sbarramento al 4%. La Basilicata è inserita nella circoscrizione meridionale che copre il territorio che prima dell’unità d’Italia corrispondeva alla cosiddetta Sicilia al di quà del faro, ovvero ai domini continentali del Regno delle Due Sicilie. La circoscrizione, che va dall’Abruzzo alla Calabria, conta poco più di undici milioni di elettori, di cui solo cinquecentomila in Basilicata. Come già evidenziato da più parti per le elezioni regionali, gli elettori lucani sono più degli abitanti perché al lo- ro interno sono ricompresi anche gli AIRE, ovvero i cittadini residenti all’estero. Alle ultime elezioni europee votò poco più del 48% a dimostrazione della disaffezione dei cittadini verso le elezioni europee.
BENEDETTO E NON SOLO PER FDI
Fratelli d’Italia mette in campo Nicola Benedetto. L’esponente lucano è il capolista di fatto della li- sta meridionale che vede Giorgia Meloni candidata come capolista in tutte le circoscrizioni. L’imprenditore potentino crede alla sua elezione e sta investendo tante energie sia in Basilicata che fuori Regione, avendo costruito gruppi di sostegno nelle principali aree demografiche della circoscrizione. Dal suo staff circola una previsione di circa 30.000 preferenze dalla Basilicata per poi giocarsi l’elezione con i sostegni da fuori Regione. Ovviamente non è l’unico candidato di FdI ad avere rapporti solidi in Basilicata e a segnare la sua presenza sul territorio. Michele Picaro, sostenuto da Marcello Gemmato, ha presentato la sua candidatura a Matera ed ha molti supporter nella provincia di Potenza tra i quali spicca Tommaso Coviello. L’ex Capogruppo di FdI in Regione ha voluto incontrare e ringraziare i suoi elettori proprio insieme a Gemmato. Sabato ha fatto visita al territorio lucano Marco Cerreto. Il deputa- to casertano, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Agricoltura ha voluto fare un vero e proprio tour de force in Basilicata. Partito da Melfi, Cerreto, ha fatto incontri pubblici a Potenza, Matera, Grottole, Scanzano e Montalbano. In tutti gli incontri con molta competenza ha parlato di politiche europee, degli strumenti per difendere l’interesse nazionale e della grande battaglia di FdI per cambiare l’equilibrio politico in Europa.
GLI STATI UNITI DI RUBINO
Altro candidato lucano che prova a giocarsi la partita per una elezione a Strasburgo è Antonio Rubino. Il Sindaco di Moliterni, molto radicato in Basilicata, oltre a girare il territorio lucano in lungo e largo, ha costruito contatti importanti su tutto il territorio della circoscrizione, partendo dalle aree urbane più densamente popolate. Rubino è una delle più nobili espressioni della politica del territorio. Molto amato nella sua cittadina, costruito dal basso alle elezioni comunali ma con la grande capacità di costruire visioni di ampio respiro. A suo sostegno l’intera squadra politica di Italia Viva, compreso tanti candidati alle amministrative a Po- tenza e nei comuni al voto che possono assicurargli il radicamento territo- riale necessario per otte- nere un epocale risultato in Basilicata.
LA CARICA DELLE PREFERENZE DI PITTELLA
Dopo l’addio al seggio europeo di Gianni Pittella, ci prova il fratello Marcello ad ereditare il posto a Strasburgo e Bruxelles. Il guerriero di Lauria par- te dalle oltre 7000 preferenze prese alle elezioni regionali e punta ad ottenere un importante consenso anche alle elezioni europee. Fino ad ora, però, la sua campagna elettorale è stata molto poco social e molto territoriale. Al suo fianco sicuramente ci sarà la rete extra regionale che ha costruito negli anni il fratello Gianni e l’intera lista che ha messo su Azione alle europee. Sulla sua elezione, però, pesa l’incognita quorum non scontato per Azione anche se i sondaggi attribuiscono al partito di Calenda un risultato di poco superiore alla soglia di sbarramento.
CANDIDATURE DI SERVIZIO
Possono, invece, essere categorizzate come candidature di servizio quelle di Paterna nel Pd, di Incampo nei cinque stelle e di Pedicini in terra e libertà. Lo diciamo nel senso più nobile possibile del termine consapevoli che candidarsi con scarse possibilità di vittoria solo per portare maggiore consenso al proprio partito è il segno di una visione eticamente importante della politica. Mancano quindi- ci giorni al voto e non possiamo chiudere questo articolo senza l’informazione di servizio sul come si vota. Alle europee si possono esprimere tre preferenze di cui una deve essere di sesso opposto alle altre.
Di Massimo Dellapenna