TUTTI I NUMERI LISTA PER LISTA: C’È PURE L’ORIENTAMENTO SE BALLOTTAGGIO
Comunali Potenza, esclusiva Cronache: il sondaggio noto
Col centrodestra in crescita e Basilicata Possibile in caduta libera: sulle amministrative di Potenza irrompe in campo la rilevazione della Noto sondaggi. I due schieramenti citati, alle ultime comunali del 2019 si sono giocati la partita fino all’ultimo voto. La vittoria, in favore del centrodestra, fu decisa, al ballottaggio, da uno scarto di sole 200 preferenze. Dopo 5 anni, si preannuncia uno scenario completamente differente. La corsa vera, secondo l’analisi del voto della Noto sondaggi, è tra il candidato sindaco del centrodestra, il già assessore regionale alla Sanità, Francesco Fanelli, e il candidato sindaco sostenuto da una coalizione di centrosinistra composta da 5 liste civiche, Vincenzo Telesca. In merito alle intenzioni di voto al sindaco, Fanelli appare non molto distante dal colpo della vittoria al primo turno: 50% con forbice tra 48% e 52%. Telesca al 35% con range tra il 33% e il 37%. Dietro, il vuoto. Pierluigi Smaldone, appoggiato dal Movimento 5 stelle storicamente impalpabile nel capoluogo lucano e crollato anche nel resto della regione, fermo al 9% con forbice tra il 7% e l’11%, Maria Grazia Marino (Forza del Popolo) al 3%, con forbice tra il 2% e il 4%, e infine, anche lui al 3%, con forbice tra il 2% e il 4%, Francesco Giuzio. Indecisi, 20%. A trainare il centrodestra, osservando le intenzioni di voto alle liste, Fratelli d’Italia e non più la Lega come fu per l’elezione di Mario Guarente. La Noto sondaggi ha rilevato anche le intenzioni di voto al ballottaggio: al 2° turno, ancora Fanelli primo anche se si tratta di un testa a testa che, se dovesse verificarsi, avrebbe un esito tutt’altro che prevedibile. Per la Noto sondaggi che ha effettuato la rilevazione tra il 21 e il 23 maggio su un campione di 1.000 rispondenti: Vincenzo Telesca al 48% (range 46- 50%) e Fanelli al 52% (range 50-54%). Numeri e campione statitico a parte, da considerare che mancando ancora circa 2 settimane al voto dell’8 e l’9 giugno, ed apparendo la situazione in bilico, tutto è ancora possibile