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CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: IL CORPO DI ANDREEA RABCIUC ERA NEL CASOLARE DAL GIORNO DELLA SCOMPARSA

“Infine, investire nelle ricerche dei dispersi permette di salvare vite umane e, in caso di morte dei dispersi, se i corpi vengono ritrovati rapidamente, le autopsie danno risposte esaustive”

È GIUSTO INFORMARE 


UN CASO ALLA VOLTA FINO ALLA FINE CON LA SQUISITA COLLABORAZIONE DELLA NOTA CRIMINOLOGA URSULA FRANCO

La ricerca di persone con l’utilizzo di cani molecolari é tecnicamente denominata «mantrailing»


Ai cani molecolari si richiede di seguire una traccia individuale di particelle olfattive umane anche in zone fortemente contaminate e orientarsi esclusivamente verso quella, della persona dispersa.

Dottoressa URSULA FRANCO
CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: IL CORPO DI ANDREEA RABCIUC ERA NEL CASOLARE DAL GIORNO DELLA SCOMPARSA
Criminologa URSULA FRANCO

Il corpo di Andreea era in quel casolare dalla sua scomparsa, non c’è stato portato successivamente, semplicemente le ricerche con i cani hanno fallito anche in questo caso e, come sappiamo, non è infrequente

La casistica docet

Peraltro il proprietario del casolare aveva denuciato alle autorità competenti danneggiamenti ad una finestra del casolare il 12 marzo 2022, 4 giorni dopo la scomparsa di Andreea 

Dunque il corpo di Andreea era già lì dentro

Questa denuncia fa testo e spenge ogni fantasia di spostamenti di cadavere

Le ricerche dei dispersi eseguite con l’ausilio dei cani addestrati possono fallire per molteplici ragioni: l’invecchiamento della traccia olfattiva; le condizioni climatiche; la contaminazione della scena per l’accorrere di molti soggetti (familiari, inquirenti e curiosi); la scelta del testimone d’odore, un oggetto o un indumento appartenente al disperso che può trattenere residui del profumo dei saponi da bucato o può risultare contaminato dall’odore di un altro soggetto.

A volte le ricerche falliscono a causa dell’errata interpretazione delle indicazioni del cane (lettura del cane) da parte del conduttore.

vi invito a riflettere sulla casistica:

👉🏾 Nel tardo pomeriggio del 24 dicembre 2018 alcuni sciatori hanno avvistato il corpo senza vita di Mattia Mingarelli, 30 anni, nel bosco di Chiesa Valmalenco (Sondrio), in località Barchi, a poca distanza dal rifugio nel quale era stato visto per l’ultima volta il 7 dicembre in compagnia del proprio cane e dal quale, per giorni, erano partite le infruttuose ricerche con i cani.

👉🏾 A Noventa Padovana, durante le ricerche del corpo di Isabella Noventa, una ruspa ha scavato senza esito in un punto indicato dai cani.

👉🏾 Il cadavere di Christiane Seganfreddo, scomparsa il 30 dicembre 2013, fu rinvenuto per caso il 15 febbraio 2014, a soli 2 chilometri da casa e in una zona già battuta infruttuosamente dagli addetti alle ricerche.
All’indomani di quel rinvenimento il questore di Aosta Maurizio Celia dichiarò: “Saremo stati neanche a 50 metri di distanza, con noi avevamo i cani ma non hanno fiutato nulla” (16.2.2014, lastampa.it, Christian Pellissier), mentre Renato Guillet, marito di Christiane Seganfreddo, disse: “È paradossale. Proprio stamattina ho avuto un’altra segnalazione e un attimo dopo mi dicono che Christiane è stata trovata nelle vigne sopra casa nostra dove era passato anche il cane da ricerca. Ho un po’ di rabbia addosso” (15.2.2014, ilmessaggero.it).

👉🏾 Il cadavere di Eleonora Gizzi fu rinvenuto per caso da un tecnico della Società Autostrade che stava effettuando le verifiche periodiche dei piloni di un viadotto, 5 mesi dopo la sua scomparsa, a soli 2 chilometri da casa e a pochi metri dal luogo dove era stata avvistata l’ultima volta da un parente, e, soprattutto, in una zona che era già stata battuta senza esito dai soccorritori e dai cani da traccia.

I gruppi cinofili erano passati nella zona del ritrovamento nei giorni successivi all’allontanamento da casa di Eleonora, squadre di volontari avevano battuto l’area giorno e notte senza localizzarla; eppure lei era lì, a pochi metri di distanza dal punto in cui era stata avvistata l’ultima volta il giorno della sua scomparsa. Il padre di Eleonora, Italo Gizzi, all’indomani del ritrovamento, dichiarò: “Sono certo che sia lei, me lo sento. La cosa che mi tormenta è che è poco distante da casa ma soprattutto sono luoghi che sono stati battuti da chi la cercava. Non riesco a trovare pace ma io non mi muovo da qui, aspetto finché non mi daranno delle risposte” (24.8.2014, tgcom24.mediaset.it). 

👉🏾 Nel caso di Yara Gambirasio, scomparsa da Brembate il 26 novembre 2010, tre dei cani dei gruppi cinofili seguirono una traccia olfattiva che portava al cantiere di Mapello fuorviando le indagini.
Il corpo della giovane venne poi individuato per caso da un appassionato di aeromodellismo il 26 febbraio 2011, tre mesi dopo l’omicidio, in un campo di Chignolo d’Isola che era stato già battuto dai soccorrittori.
In seguito al ritrovamento dei resti di Yara non mancarono le polemiche riguardo alle ricerche.

👉🏾 Nel caso dell’omicidio di Melania Rea, un cane da traccia, dopo aver fiutato gli indumenti della donna, si diresse nei pressi del monumento ai Martiri della Resistenza, a Colle San Marco.
Le indagini appurarono che la Rea, quel giorno, non era stata in quella zona.

👉🏾 Durante le ricerche di Laura Winkler, una ragazza di 13 anni di Brunico (Bolzano), scomparsa il 21 aprile 2013, i cani Bloodhound fiutarono le tracce della ragazza fino ai bordi della strada provinciale, all’altezza di un hotel chiuso in località Bagni di Salomone, eppure la Winkler non vi era transitata.
Due giorni dopo la sua scomparsa, la Winkler fu ritrovata in un burrone della Valle di Anterselva poco distante dal maso del nonno dal quale si era allontanata.

👉🏾 I conduttori dei cani del gruppo cinofilo che intraprese le ricerche del piccolo Tommaso Onofri riferirono che i cani avevano suggerito “direzione autostrada”, le indagini conclusero che i rapitori avevano preso la direzione opposta.

👉🏾 Il 3 agosto 2020, Viviana Parisi e suo figlio Gioele si sono allontanati da casa in auto. La Parisi è stata coinvolta in un incidente in autostrada nei pressi di Caronia, Messina, a più di cento chilometri da casa sua. Dopo il sinistro la Parisi ha scavalcato il guard rail con il bambino in braccio e si è allontanata nel bosco. Il corpo di Viviana Parisi è stato ritrovato 6 giorno dopo, il 9 agosto, a poche centinaia di metri dal punto in cui era stata vista l’ultima volta con suo figlio Gioele, e in una zona che era già stata battuta dai soccorritori.
I resti di Gioele sono stati rinvenuti da un carabiniere in pensione a poche centinaia di metri dal luogo del rinvenimento del corpo della madre 10 giorni dopo, il 19 agosto.

👉🏾 I gruppi cinofili non riuscirono a trovare il cadavere di Elena Ceste nonostante la donna si fosse nascosta a poche centinaia di metri da casa.

Infine, investire nelle ricerche dei dispersi permette di salvare vite umane e, in caso di morte dei dispersi, se i corpi vengono ritrovati rapidamente, le autopsie danno risposte esaustive.

In altre povere: investire nelle ricerche permette di ridurre i costi delle indagini e gli errori giudiziari

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