Non sono tutte rose, purtroppo, quelle che arrivano dal PNRR, ma ci sono anche promesse non mantenute che pure qualche buona volta ci dovrebbero far indignare contro questi patrioti, maestosamente sopraffatti dal vizio dell’omissione, soprattutto quando in giro ci sono i loro errori. Così è d’obbligo non far finta di nulla, ma chiedersi cosa ne sarà mai dell’obiettivo d’arrivare almeno al 33% degli asili nido, tanto decantato per infinocchiare le buone allodole nei turni elettorali ed invece appena maciullato con la revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza che s’impoverisce del suo carattere sociale tagliando indiscriminatamente centomila posti. Ora tanto per essere chiari il conto salato alla fine lo pagherà il Mezzogiorno che già macina una distanza abissale dalla vetta nazionale. Ad iniziare dalla povera Basilicata che secondo i conti della Svimez accoglie a stento negli asili nido il 13% dei bambini, attestandosi in quint’ultima fila, ben lontana dalla perfomance dell’Italia (22,7%) e miseramente umiliata perfino da una piccola regione come l’Umbria, oltre addirittura il target europeo (36.1%). Canta Gianni Morandi:“A un certo punto ci hanno detto fuori dall’asilo…”         

 

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