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BASILICATA : EMERGENZA SANITARIA NELL’AREA INTERNA DELLA MONTAGNA MATERANA

MICUCCI “Stante l’urgenza dettata dal cronoprogramma degli investimenti del PNRR si chiede di essere auditi nel più breve tempo possibile”

È GIUSTO INFORMARE 

SINDACO FRANCESCO MICUCCI :


Un discorso lungo ma necessario per la comunità non solo di Stigliano.

Prego di leggere con attenzione.

Con le dimissioni della Dott.ssa Sabrina Pulvirenti da DG della ASM di Matera, si apre, per l’ennesima volta, un periodo di assestamento e di possibili rivoluzioni.
Siamo di fronte al sesto cambio (le Funzioni di DG verranno svolte dal dott. Giuseppe Magno, al quale auguriamo buon lavoro), ma già è ipotizzabile un settimo, nella direzione di un’Azienda che merita continuità nella gestione e stabilità nelle decisioni.
In verità, stabilità e continuità li merita l’intera sanità regionale, forse anche nazionale.

Ma, per rimanere alla nostra area, alla nostra Regione, dal 2017 ad oggi, fra DG e Facenti Funzione si sono alternati alla guida della ASM, come detto, quindi ben 6 DG (Quinto, Montagano, Annese, Polimeni, Pulvirenti e da oggi Magno).

Si aggiunga che, dal 2017 ad oggi, 6 sono stati anche i Direttori regionali che si sono alternati alla guida del Dipartimento sanità (Pafundi, Esposito, Tripaldi, Piemontese, Bortolan, Del Corso), e, anche in questo caso, si prospetta il settimo cambio.

Sempre dal 2017 ad oggi sono cambiati: 3 Governatori Regionali (Pittella, Franconi, Bardi) e 3 Assessori (Franconi, Leone, Fanelli)

In siffatto quadro si è trovata, negli ultimi 6 anni la sanità in Basilicata, due dei quali con la crisi pandemica.

In siffatto quadro, si è trovato l’ospedale di Stigliano


La crisi sanitaria è, peraltro, acuita dalla enorme difficoltà a reperire le figure professionali (medici in primis) frutto di politiche nazionali discutibili e, alla luce dei fatti, inappropriate.

In siffatto quadro, abbiamo chiesto ed ottenuto due audizioni dalla Quarta Commissione regionale (una con la Giunta Pittella e una con la Giunta Bardi) per rappresentare le necessità di tutelare, sul fronte sanitario, di un’area interna depredata da tempo, non solo sul piano sanitario.

Abbiamo rappresentato l’esigenza di strutturare, nel redigendo Piano Sanitario Regionale (che vedremo probabilmente nella prossima legislatura regionale) un ospedale di pronto soccorso in aderenza al dettato normativo nazionale (D.M. 70) che prevede per le aree come la nostra, distanti dalle strutture di Primo Livello sanitario, la realizzazione di strutture adeguate, quali, per l’appunto, un ospedale di pronto soccorso.
Richiesta che dal 2019 si è rafforzata perché l’ospedale di Stigliano, analogamente a quello di Villa d’Agri che gode, giustamente, di importanti attenzioni, si trova in stretta prossimità con le aree estrattive (Tempa rossa) che legittimano la richiesta.

Nel frattempo, in attesa del nuovo Piano sanitario, ci siamo battuti, costantemente, per la riapertura dell’Unità Operativa Complessa di Lungodegenza e l’apertura di una RSA medica.

Considerato che ogni tentativo di reclutamento del personale medico in primis, tanti in verità sono andati, quasi tutti “inattuati”, abbiamo anche chiesto di attivare procedure alternative a quelle canoniche per il reclutamento del personale (cosiddetti “gettonisti”, come accaduto per l’ecografista).

Ci siamo candidati, prima, e serviti, poi, del PNRR per aumentare l’offerta sanitaria con la realizzazione di un ospedale di comunità, un servizio AGGIUNTIVO, alla Lungodegenza e non sostitutivo come troppo spesso sentiamo dire in giro, in maniera inappropriata e fuorviante (cui prodest?).
Prova ne sia che continua l’impegno della ASM nel reclutamento di personale proprio per la Lungodegenza (vedi OSS recentemente assunti).

Abbiamo recuperato, con la convinta e sentita disponibilità dei sindaci dell’area POV, finanziamenti per la realizzazione di un polo delle emergenze (PPI, 118 e Guardia medica) e per l’acquisto di attrezzature mediche (l’ecografo per fare un esempio di ultima generazione).
Il primo intervento, al momento non cantierizzato perché in attesa di indicazioni precise sui lavori di adeguamento antisismico della struttura ospedaliera che potrebbe richiedere il momentaneo utilizzo degli spazi da adibire a polo delle emergenze.
Anche in questo caso, abbiamo ripetutamente chiesto alla ASM di fornire indicazioni sui lavori che, persone “ben informate” indicano come abbattimento totale della intera struttura, smentite, telefonicamente, dalla ex, ormai, DG della ASM e dal dott. Amoia, da oggi Direttore Sanitario e al quale auguriamo buon lavoro, in un recente incontro pubblico tenutosi a Stigliano, e non smentito dai citati “bene informati”

Tuttavia, l’assenza di risposte ufficiali riferite alla questione appena trattata, che si somma a quella sullo Lungodegenza, sul Centro Alzheimer, sull’infermiere di comunità, ha determinato l’ennesima richiesta di audizione alla quarta Commissione regionale (ci auguriamo venga confermata la data del 9 novembre indicata dal Presidente, Avv. Sileo, recentemente nominata assessore).

Conclusivamente, non si chiede l’uso di armi magiche (bacchette che pure sembrano essere in possesso di taluni che hanno già percorsi, iniziative, soluzioni immediate, e non si esimono dal condannare l’azione dell’amministrazione comunale) ma il buon senso, quello che deve ispirare l’agire quotidiano.

Quello che deve dimostrare che le Aree Interne devono essere salvaguardate, protette, blindate, rilanciate.

E lo si chiede anche perché è un’area che in termini energetici, dalle estrazioni petrolifere, all’impiego del territorio per la produzione di energia pulita (pale eoliche e fotovoltaico) sta dando e darà sempre dipiù all’intera regione Basilicata.

L’attività estrattiva ha dato alla Regione Basilicata, dal 2001 al 2023, solo a titolo di royalties, senza considerare i vari Accordi con le compagnie estrattive, ben 2.385.371.144,92 di euro, in parte, una significativa parte, utilizzata dalla stessa Regione per ripianare i disavanzi nella gestione di “ALTRE” strutture sanitarie, mentre non hanno esitato a sacrificare l’ospedale di Stigliano.

Dunque, buona volontà, onestà, senso di giustizia, rispetto per i princìpi Costituzionali, per tutti tutela della salute pubblica, rispetto del principio di eguaglianza.

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COMUNE DI STIGLIANO – C 1954 – 0008903 – Uscita – 16/10/2023 – 16:23

COMUNE DI STIGLIANO Provincia di Matera
IL SINDACO

Poco prima della Pandemia, il pensionamento di due medici aveva determinato la chiusura del reparto di lungodegenza poi, su sollecitazione dell’intero consiglio comunale di Stigliano, temporaneamente, riaperto come reparto post covid.

Cessato lo stato di emergenza, un medico, assunto a seguito di uno specifico bando per la struttura di Stigliano, anziché impegnarlo per la riapertura della lungodegenza, è stato destinato ad altra sede. Analoga situazione è avvenuta per gli OSS e per gli infermieri. Assunti a tempo determinato per l’ospedale di Stigliano, ora svolgono altrove le loro prestazioni lavorative.

In vero, ci sono stati in questi anni, svariati avvisi pubblici per il reclutamento del personale medico. Ad oggi risultano assunti due medici di cui uno come primario. Con l’utilizzo del dottore assunto in epoca Covid-19 saremmo a 3 medici in forza al reparto che potrebbe essere riaperto nella immediatezza.

Si ricorda, inoltre, che nel 2017 (Giunta Pittella) e poi nel 2019 (Giunta Bardi) siamo stati auditi dalla IV Commissione Regionale.

In entrambe le occasioni, abbiamo chiesto il riconoscimento e la realizzazione di ospedale di zona disagiata o, se si preferisce, ospedale di pronto soccorso per Stigliano, cosi come previsto dal DM 5 aprile 2015 n. 70. Le ragioni a supporto della richiesta sono ampliamente dimostrate nell’allegato presentato in occasione delle due audizioni e al quale, ora, si rimanda.

È utile rimarcare che la proposta è stata oggetto anche di una mozione da parte del Consigliere Braia, approvata alla unanimità dei consiglieri presenti alla seduta. Nella mozione si legge:

IMPEGNA IL PRESIDENTE BARDI E LA GIUNTA REGIONALE

  1. A porre in essere, nel rispetto del D.M. 02/04/2015, n. 70 del Ministero della Salute, le dovute azioni ed atti finalizzati alla istituzione di un “Ospedale di Zona Disagiata” area Montagna-
    Collina Materana presso l’Ospedale di Stigliano.
  2. Ad implementare i servizi erogati dall’Ospedale distrettuale “. Peragine” di Stigliano, in ossequio alla SNAI, nelle seguenti linee di intervento, aggiuntive e non sostitutive di quelle ad
  3. oggi esistenti:
  • ISTITUIRE una UNITA VALUTATIVA dell’Alzheimer;
  • INVESTIRE risorse ulteriori, rispetto a quelle previste nella Strategia, per trasformare il centro PER MALATTIE NEURODEGENERATIVE (ALZHEIMER) da semiresidenziale in
    RESIDENZIALE.
  • ISTITUIRE CENTRI DI RACCORDO TERRITORIALI PER LA SALUTE;
  • ISTITUIRE UN AMBULATORIO DI PREVENZIONE ONCOLOGICA: la prevenzione e la diagnosi precoce rientrano nei Livelli Essenziali di Assistenza, cioè tra le prestazioni essenziali che devono essere garantire a tutti i cittadini nel nostro Paese. Anticipare la diagnosi di un tumore può cambiare significativamente il decorso della malattia o evitare che lesioni a rischio si traducano in malattie conclamate. L’istituzione di un ambulatorio di prevenzione oncologica attrezzato per la diagnosi precoce di fasce di popolazione a rischio per età e/o per familiarità e/o per esposizione professionale, potrebbe diminuire il numero di pazienti oncologici o permettere l’individuazione della malattia ad uno stadio precoce e con margini di cura maggiori. In particolare:

visite specialistiche nutrizionali e di prevenzione oncologica;

o incontri informativi sui corretti stili di vita per la prevenzione di malattie

oncologiche;

o esami diagnostici ecografici.

  1. In aggiunta, e non in sostituzione, applicare quanto previsto dal D.M. 70 attraverso una rivisitazione del Piano Sanitario Regionale per l’ospedale di Stigliano che si sostanzia in una attenzione per le emergenze/urgenze e per la prevenzione e cura.
  2. Istituzione dell’OSPEDALE DI PRONTO SOCCORSO presso l’Ospedale “S. Peragine” di Stigliano, previsto per le zone disagiate, così come descritto nell’allegato 1 – punti: 9.1.1, 9.2.1 e 9.2.2 – del D.M. 70;”.

Per completare la premessa, negli ultimi 5 anni, nonostante innumerevoli solleciti e svariate interlocuzioni con ben 5 Direttori Generali o Facenti Funzione (Quinto, Montagono, Polimeni, Annese, Pulvirenti, recentemente dimissionaria), 6 Direttori di Dipartimento regionale o Facenti Funzione (Pafundi, Esposito, Tripaldi, Piemontese, Bortolan, Del Corso), 3 Assessori (Franconi, Leone, Fanelli), 3 Governatori (Pittella, Franconi, Bardi), si è reiteratamente chiesto, in attesa della riforma sanitaria, di:

  • ripristinare la funzionalità del reparto di Lungodegenza;
  • potenziare l’offerta sanitaria per la posizione dell’ospedale, collocato nell’area estrattiva di Tempa rossa, attraverso l’istituzione di un ambulatorio di prevenzione oncologica, In particolare:
  • visite specialistiche nutrizionali e di prevenzione oncologica;

o incontri informativi sui corretti stili di vita per la prevenzione di malattie oncologiche;

o esami diagnostici ecografici.

•attivare una RSA medica, sulla quale, si erano registrati precisi impegni da parte dell’Assessore Leone.

Fatta questa lunga, ma riteniamo, esaustiva premessa, la struttura, recentemente, è stata individuata come sede per la realizzazione di un “Ospedale di Comunità” nell’ambito delle misure dettate dal D.M. 23/05/2022, n. 77 Riforma dell’Assistenza Territoriale – Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale -.

Riteniamo utile precisare, per quanto di seguito, che il DM 2 aprile 2015 n. 77 è il documento che definisce i modelli organizzativi, gli standard e le principali tematiche connesse agli interventi previsti nell’ambito della Mission 6 Component 1 del PNRR “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per L’ASSISTENZA SANITARIA TERRITORIALE”

Si chiamava DM 71 perché si affianca al DM 70 del 2015, documento che contiene il “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi ALL’ASSISTENZA OSPEDALIERA”

Dunque, l’ospedale di comunità, a nostro avviso, va tenuto distinto dalla rete ospedaliera, nel senso che non è una alternativa ma un servizio territoriale aggiuntivo ai servizi erogati dall’ospedale, quantunque distrettuale.

La struttura ospedaliera di Stigliano, già attenzionata in passato per le condizioni relative alla stabilità sismica, sarà oggetto di interventi proprio per renderla sicura anti-sismicamente.

La ASM, nonostante reiterate richieste, non ha fornito alcuna notizia relativa agli interventi che si dovranno fare in esito alle svariate indagini svolte.

Si è appreso, in un recente incontro pubblico, per vie informali, che sarebbe stato elaborato un progetto che prevede l’abbattimento totale della struttura suddivisa in tre copri e una sua ricostruzione (totale?).

Una situazione che, se evidenzia l’attenzione verso una struttura strategica per la montagna materana e ancor di più per l’area estrattiva, trasmette insicurezze e incertezze sul futuro della struttura.

Si chiede che venga portato a conoscenza della comunità della montagna materana:

  1. le risultanze delle indagini strutturali svolte sulla struttura;
  2. il livello di progettazione riferito alla struttura ospedaliera;
  3. Le risorse finanziarie occorrenti per ripristinare i:
  • 12 posti letto dell’U.O.C. Lungodegenza;
  • 12 posti letto per la R.S.A. medica;
  • 12 posti letto previsti per la realizzazione dell’ospedale di comunità;
  • 8 posti letto per il Centro cure palliative – hospice –

Inoltre:

  • I tempi per la riapertura dell’U.O.C. Lungodegenza;
  • I tempi di realizzazione del progetto per l’apertura del “Centro diurno malattie neurodegenerative” previsto e finanziato dalle misure S.N.A.I. e che vedono la ASM quale
  • soggetto attuatore;
  • I tempi di attivazione del servizio Infermiere di comunità, finanziato da risorse S.N.A.I.,
  • soggetto attuatore ASM;
  • I tempi di realizzazione dell’intervento, finanziato con risorse Programma Operativo Val d’Agri, di “adeguamento funzionale del piano terra del fabbricato destinato a sede del PI e PTS del polo ospedaliero distrettuale di stigliano”;
  • I tempi per la consegna degli strumenti e attrezzature sanitarie finanziate con risorse

• Gli esiti della mozione Braia per il riconoscimento di ospedale di zona disagiata.

Stante l’urgenza dettata dal cronoprogramma degli investimenti del PNRR si chiede di essere auditi nel più breve tempo possibile.

Si ringrazia fin d’ora per la disponibilità.

Il Sindaco Francesco Micucci


Firmato digitalmente da FRANCESCO MICUCCI

Via Zanardelli, 33 – 75018 Stigliano (MT) Partita IVA 00108030776 Tel. +39 0835.567201 Fax. +39 0835.562025 Web. www.comune.stigliano.mt.it

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