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FI, AZIONE E FDI TRA DIALOGO E SCONTRO PER LE REGIONALI

Oltre il giardino/2 in studio Taddei, Acito e Coviello

“Un centrom due Poli, ma nessun candidato”. Con questa premessa si è aperta la puntata del pro- gramma di “Oltre il giardino” di Cronache Tv, condotto da Paride Leporace – in onda sul canale 68 del digitale terrestre – che ha visto la partecipazione di tre ospiti volti importanti della politica per questa fase che si va ad ampliare in una corsa che a quanto pare potrebbe avere un primo step importante per le Regionali a marzo: il coordinatore provinciale di Potenza di Forza Italia Vincenzo Taddei, l’ex assessore regionale di Forza Italia passa- to recentemente ad Azione Vincenzo Acito e il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale Tommaso Coviello. Il tema del dibattito è stato, ovviamente, incentrato sulle prossime elezioni Regionali in Basilicata, con i tre esponenti politici che han- no delineato lo scenario e i possibili candidati, anche se al momento «ufficialmente ci sono delle proposte, ci sono dei desiderata, ma il candidato manca» evidenzia in studio Leporace. I poli in campo sono due, centrodestra e centrosinistra, con la new entry di Volt.

SUL PASSAGGIO DI ACITO AD AZIONE: «CREDO NEL PROGETTO POLITICO LIBERALE E RIFORMISTA DEL PARTITO»

Si è partiti dall’intervento di Acito, che ha spiegato la sua recente adesione ad Azione: «Ho scelto di aderire ad Azione perché credo nel progetto politico liberale e riformista por- tato avanti da Carlo Calenda a livello nazionale e da Marcello Pittella e Donato Pessola- no a livello locale. Secondo il nuovo dirigente di Azione in Basilicata – prosegue Acito – c’è bisogno di costruire un nuovo luogo politico in cui i liberali, moderati, popolari e riformisti possano sentirsi pienamente rappresentati e lavorare concretamente alla soluzione dei tanti problemi che ogni giorno i lucani affrontano e che questa giunta regionale non ha saputo affrontare». Coviello di Fratelli d’Italia ha replicato ad Acito: «Dire che forza moderata è il centro significa tradire un pochettino le origini, insomma. Però se si vuole creare un partito con- servatore è normale che bisogna contemporaneamente accettare il fatto che vi possano es- sere più anime all’interno del partito». Taddei di Forza Italia ha ammesso il dispiacere per l’uscita di Acito: «L’amico Acito nel febbraio del 2023 ha lasciato Forza Italia, in quella fase non avevo nessun ruolo nel partito, quindi non ho potuto incidere minima- mente rispetto ad alcune dinamiche che lo hanno portato ad assumere una decisione che non è stata facile. C’è sicuramente di dispiaciute perché vuol dire quando un amico esce dal partito non è certamente un fatto positivo».

LE DINAMICHE INTERNE AI PARTITI: «NECESSITÀ DI UNITÀ»

Si è poi parlato delle dinamiche interne ai partiti. Per Fratelli d’Italia, Coviello ha spiegato: «A livello nazionale abbiamo un leader indiscusso, Giorgia Meloni, la cui capacità e azione di governo sono fuori discussione. A livello locale invece è giusto aprire la stagione dei congressi per dare voce ai territori ed eleggere i dirigenti in maniera democratica». Sulla situazione in Forza Italia, Taddei ha chiarito: «Veniamo da momenti importanti di riorganizzazione, con grandi adunate nell’area sud. Circolano voci di movimenti interni, con alcuni che metterebbero in discussione la mia leadership, ma sono assolutamente infondate. Io sono sconcertato da queste illazioni». In conclusione, i tre esponenti politici hanno convenuto sulla «necessità di unità del centrodestra in vista delle regionali».

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