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IL SOVRAFFOLLAMENTO È ORMAI DA TRIPLA CIFRA

Carceri lucani di Ferdinando Moliterni

Sovraffollamento delle carceri italiane: una problematica che incide direttamente sulla possibilità di garantire adeguate condizioni di vita ai detenuti e che impatta sul lavoro di chi si occupa del funzionamento delle strutture detentive. Come emerge dall’ultima rilevazione del Ministero della Giustizia che ha fotografato la situazione al 30 settembre scorso, la sovrappopolazione negli Istituti penitenziari riguarda in parte anche la Basilicata. Per ogni casa circondariale, ai fini del calcolo della capienza regolamentare, i posti sono teoricamente calcolati sulla base del criterio di 9 metri quadri per singolo detenuto più 5 metri quadri per gli altri. In Basilicata, considerando tutti e 3 gli Istituti penitenziari, che sono a Potenza, a Melfi e a Matera, a fronte di una capienza regolamentare di 368 posti, i detenuti presenti al 30 settembre scorso erano 468, di cui 57 stranieri: 100 in più. A Melfi, il carcere più in affanno: a fronte di una capienza regolamentare di 126 posti, 203, di cui 9 stranieri, i detenuti presenti. La tematica riguarda anche Matera, dove peraltro c’è il carcere lucano con più stranieri, 34: a fronte di una capienza regolamentare di 132 posti, 170 i detenuti presenti. Numeri in ordine per la casa circondariale “A. Santoro” di Potenza: a fronte di una capienza regolamentare di 110 posti, 95, di cui 14 stranieri, i detenuti presenti. Relativamente alla popolazione carceraria di origine straniera, a livello lucano, in generale, i nigeriani i più numerosi (16), seguiti dagli albanesi (13). Poi c’è la Romania (5), Tunisia (5), Marocco (4), Senegal (3), Bulgaria (3), Gambia (2), Georgia (2), India (1), Moldova (1), Pakistan (1) e Sudan (1). Tra i vari fattori che incidono sul sovraffollamento, anche la durata dei pro- cessi e, a livello italiano, il rilevante numero di detenuti in attesa di giudizio, nonchè l’insufficienza di strutture di accoglienza alternative e la mancanza di politiche efficaci di reinserimento sociale. Avendo presente che i detenuti nelle carceri lucane sono 468, quelli in attesa del primo giudizio sono 129: quasi 1 quarto del to- tale. I condannati non definitivi sono 60, di cui 24 appellanti, 26 ricorrenti ed 10 misti. In quest’ultima categoria confluiscono i detenuti imputati con a carico più fatti, ciascuno dei quali con il relativo stato giuridico, purché senza nessuna condanna definitiva. I detenuti in Basilicata che sono stati, invece, con- dannati in via definitiva sono 279.

Ferdinando Moliterni

3807454583

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