MICHELE DE PASCALE SINDACO DI RAVENNA HA ACCOLTO A PORTO CORSINI 28 PROFUGHI
“Queste persone sono arrivate qui con un viaggio in nave più lungo del previsto con tutti i rischi connessi; come è successo le altre volte”
EMERGENZA MIGRANTI TRASFERIMENTO PROFUGHI ACCOGLIENZA
Porto Corsini è una località balneare della Riviera Romagnola e frazione del comune di Ravenna
Fu costruito su entrambe le sponde della foce del canale CANDIANO a 13 km dalla città. Oggi solo l’abitato sulla sponda nord del canale prende il nome di Porto Corsini, mentre la parte sulla sponda sud ha assunto dal 1930 la denominazione di MARINA DI RAVENNA
Amministrativamente, è inserito nella circoscrizione numero 4 “del Mare”, con sede a Marina di Ravenna.
Dal XVIII secolo fino alla 1ª guerra mondiale Porto Corsini è stato lo scalo portuale di RAVENNA
In banchina al terminal crociere di Porto Corsini, in attesa dell’arrivo della nave Life Support di Emergency con a bordo i 28 profughi soccorsi in mare i giorni scorsi e che verranno accolti in una struttura del nostro territorio, ho avuto modo di condividere con la stampa alcune riflessioni sul tema dell’immigrazione.
Ravenna è e sarà sempre ospitale, per il momento il sistema di accoglienza locale regge, mentre quello che non regge è l’idea di accoglienza di questo Governo, che negli anni ha smontato due aspetti fondamentali: quello culturale, cioè l’insegnamento della lingua italiana, e quello socio-economico, quindi le attenzioni alle fragilità sociali e la connessione con il mondo del lavoro.
Ciò che si continua a non capire è che se non si investe in un’accoglienza orientata al lavoro, all’inserimento e all’integrazione non si fa altro che produrre clandestinità e rendere queste persone prive degli strumenti minimi per potersi integrare e per poter lavorare.
Si dovevano bloccare gli sbarchi e invece si sono moltiplicati e di questo se ne può fare una colpa alla propaganda precedente all’insediamento del Governo, invece l’attuale grave colpa del Governo – che viene anche rivendicata – è quella di non investire sullo strumento fondamentale della connessione con il lavoro, peraltro in un momento in cui in molti settori professionali abbiamo grande bisogno di occupazione. Questa è la direzione su cui è necessario e urgente lavorare.
Per Ravenna gestire lo sbarco non è un problema, abbiamo dimostrato di saperlo fare con grande professionalità, capacità organizzativa e umanità, e se ci sarà bisogno continueremo a farlo. Nel contempo ci dispiace moltissimo per queste persone che sono costrette ad allungare di diversi giorni il loro viaggio.
Pur avendo a che fare con numeri elevati, il nostro territorio, grazie all’attività della Prefettura e dei Comuni, è uno dei migliori nella capacità di gestire l’integrazione proprio perché c’è un lavoro molto intenso e coeso, ma al momento con strumenti assolutamente inadeguati e il Governo sta andando esattamente nella direzione opposta a quella in cui si dovrebbe andare.
Non è gestire lo sbarco il problema, ma ciò che viene dopo, sia che queste persone arrivino al sud Italia o al centro-nord: ciò che non funziona è il sistema di accoglienza.
Al terminal crociere di Porto Corsini sono terminate le operazioni di sbarco dei 28 profughi (11 uomini, 9 donne e 8 minori accompagnati) soccorsi dalla imbarcazione Life Support di Emergency, che saranno accolti in provincia di Ravenna, e si uniranno alle tantissime persone già accolte nel nostro territorio
Queste persone sono arrivate qui con un viaggio in nave più lungo del previsto con tutti i rischi connessi; come è successo le altre volte
la nostra comunità è pronta ad accoglierle nel modo migliore possibile e con tutta l’umanità che serve, mettendo in campo l’opportuna risposta sanitaria, amministrativa e di controllo
#sapevatelo2023