REGIONALI ‘24, I PARTITI DI CENTRO AVVIANO PERCORSO PROGRAMMATICO
Udc, Verde è popolare e Popolari uniti: «no al populismo»
In un tempo in cui la politica si divide, in Basilicata il centro si unisce! In vista dei prossimi appuntamenti elettorali, I coordinatori di Udc (Agatino Mancusi), Verde è Popolare (Carmen Celi) e Popolari Uniti (Sergio Potenza) hanno avviato un percorso di confronto programmatico. Sul piano regionale è emersa l’esigenza di guardare ad una una Regione più pulita, più raggiungibile, più accogliente, più smart, ispirata a modelli virtuosi presenti nel continente europeo. Lavoro, Ambiente, Sanità, Istruzione, Ricerca, Infrastrutture, Turismo, Agricoltura innovativa e Efficientamento della P.A. dovranno essere i punti chiave della programmazione di legislatura. Serenità, sicurezza e fiducia quale preludio per una nuova Basilicata. Nelle prossime settimana si lavorerà ad un progetto politico puro e semplice. «Una iniziativa “per” la Basilicata, assolutamente distante da iniziative meramente protestatarie, populiste e antidemocratiche. Il passaggio storico impone un’analisi di ciò che abbiamo vissuto, della debolezza della politica, dell’assenza di cultura di governo di una certa classe dirigente, della mancanza di progetto e di valore etico. Il richiamo dei cattolici ad un impegno a servizio della politica è tema dibattuto in questi giorni a livello regionale. Non bisogna però trascurare la necessità di inclusione e condivisione, anche con il mondo laico, nella scelta di classi dirigenti capaci di anteporre il senso del dovere all’opportunità. Ripartite da un’etica pubblica capace di ricostruire fiducia nelle imprese, nelle famiglie e nei cittadini. Un auspicio di crescita e benessere racchiuse nelle parole di Giovanni Paolo II: ”creare un modello di economia a servizio di ogni persona”. L’appello accorato e forte a tutti quei moderati e quei cattolici disponibili ad un’azione politica competente, riqualificata e rigenerata. Occorre il coraggio delle idee e l’obiettivo di una politica autonoma, pluralista e partecipata»