TARANTO, MORIA COZZE: URGENTE STATO DI CALAMITA’
“Chiediamo l’intervento della politica. Ci sentiamo abbandonati”, dichiara il presidente mitilicoltura Confcommercio. In prefettura sono stati ascoltati alcuni rappresentanti del comparto
La moria delle cozze tarantine si verifica periodicamente ogni anno, da circa 12 anni, complice il caldo, ma la causa principale è il divieto di continuare la coltivazione nel primo seno del Mar Piccolo disposta per ordinanza ASL TA nel 2011 – per la verifica e monitoraggio della presenza di contaminazione da Diossine e PCB-DL. Lo sterminio della cozza tarantina è un’urgenza. Delle 15mila tonnellate di mitili prodotte a Taranto quest’anno, solo il 50% è stato venduto. Si tratta di una questione che dura da troppi anni, e che va risolta con una programmazione e valorizzazione del settore a lungo termine, partendo nel consentire la transumanza nei mesi più caldi, così come si è sempre fatto, dal secondo seno al primo seno, caratterizzato da sorgenti sottomarine di acqua fredda, i cosiddetti citri, che danno ai mitili una particolarità unica e riconoscibile.