NON SI TRATTÒ DI VIOLENZA SESSUALE: DAL GUP DI POTENZA L’ASSOLUZIONE
Il Gup di Potenza Teresa Reggio ha assolto, al termine del giudizio abbreviato, un uomo lucano dall’accusa di violenza sessuale. Di contro, data la disposta trasmissione degli atti alla Procura, la donna denunciante rischia un processo per calunnia. I fatti risalgono alla fine del 2022 ed hanno come sfondo il parcheggio antistante un Istituto scolastico di un paese dell’area Nord della Basilicata. L’uomo, difeso dall’avvocato Michele Cimetti, ha anche trascorso 8 mesi agli arresti domiciliari. Protagonisti della vicenda finita in Tribunale, due persone adulte che si conoscevano ma che non erano legate da una particolare relazione amoroso. La difesa ha sin nell’immediatezza dell’emergenza investigativa puntato sulla dimostrazione della consensualità del rapporto sessuale consumato. Per la donna, invece, l’episodio verificatosi di notte, abbondantemente trascorsa la mezzanotte, rappresentava una vera e propria violenza sessuale. L’uomo, come denunciò, la minacciò e poi, pronunciando frasi dal tenore quale «ti devi spogliare nuda», dopo averla strattonata, prima la bloccò per impedirne la fuga, e poi la costrinse, afferrandola per i capelli, a compiere un rapporto sessuale orale portandole con forza la testa verso i suoi genitali. La difesa dell’uomo accusato di violenza sessuale ha evidenziato talune contraddizioni nel racconto della presunta vittima e l’evidenza delle stesse è stata poi riconosciuta anche dal Gup che ha sentenziato l’assoluzione