Le Cronache Lucane
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ACTA, L’IMPREVISTA PRUDENZA

Potenza, il sindaco Guarente rinvia la presentazione dell’Au. Stasera il focus a Cronache Tv
Passa la linea morbida di Taddei e c
’è chi rimpiange Moles. Casellati governa Forza Italia?

I l Sindaco Guarente, dopo aver ricevuto gli avvertimenti di Forza Italia sulla nomina dell’AU di ACTA, aveva risposto con un sonoro “me ne frego” di D’Annunziana memoria. Come un cuore ardito lanciato alla conquista del Carnaro aveva risposto con un “disobbedisco” all’ordine di rispettare i patti da parte del Ministro Casellati e, indifferente ad ogni polemica e problema, aveva pure convocato la conferenza stampa per presentare il nuovo amministratore unico di ACTA, l’avv. Maurizio Napolitano. La conferenza si sarebbe dovuta tenere ieri, ma una laconica scritta sul sito del Comune di Potenza ci informa che “a causa di imprevisti impegni istituzion- ali del Sindaco è rinviata a data da destinarsi la conferenza stampa di presentazione del nuovo Amministratore Unico dell’Azienda per la Cura e la Tutela dell’Ambiente, prevista per oggi, 26 giugno 2023, alle ore 11,30”. L’amministratore c’è, la nomina è stata fatta ma si aspetta con calma il passare della bufera. Meglio non farsi vedere, aspettare che tutto si calmi, che le ire funeste della Casellati e di Taddei non provochino ulteriori lutti all’amministrazione. Tema che questa sera alle 21:00 Paride Leporace affronterà a “Oltre il giardino” su Cronache Tv, l’emittente nazionale visibile in tutta Italia sul tasto blu al canale 68. Perché la vicenda Acta non è solo spazzatura, ma sta diventando un caso politico che può fare vacillare la maggioranza al Comune. Ma anche gli equilibri futuri in chiave regionale. Vediamo più nel dettaglio.

CANTAMI O DIVA

Le indiscrezioni ci raccontano di una Casellati irritatissima, vive la nomina come un affronto personale e come un atto di insubordinazione non giustificato né giustificabile. Le stesse indis- crezioni ci dicono che un più prudente Vincenzo Taddei starebbe cercando in tutti i modi di far capire che è quasi impossibile procedere ad una azione politica nei confronti del Sindaco. Vincenzo Taddei conosce gli uomini, le loro piccolezze e le istanze di sopravvivenza che superano ogni ideale. Quando si avvicinano le elezioni, i politicanti diventano idealisti nel senso che hanno intesta solo l’idea della lista, sono preoccupati sul dove candidarsi e sul perché, sul come raccogliere le briciole dei voti, le speranze del consenso. Vincenzo Taddei è uomo pratico e sa che Forza Italia non ha più l’attrattiva che aveva un tempo e che sarebbe molto difficile convincere, per esempio, gli assessori in carica a ritirarsi dalla Giunta per aprire una crisi al buio a pochi mesi dal voto. Ogni anima desidera e le anime degli assessori desiderano di terminare il mandato e sperare di essere rieletti. Se più del dolor potè il digiuno, figuriamoci quanto più dell’onore può la paura di digiunare per il futuro, soprattutto se le fauci affamate sono state digiune per troppo tempo e non sanno se avranno l’opportunità di rifocillarsi in futuro. La Casellati è adirata ma Taddei sa che un ordine di ritiro della delegazione rischierebbe di trovare come unico riscontro un sonoro pernacchio. Nessuno potrebbe essere disponibile a morire per l’ACTA. Quindi la Casellati se ne faccia una ra- gione: non governa il partito. E come dicevamo ieri nel mondo politico lucano c’è già chi rimpiange Moles.

IL PARTITO CHE NON C’È

I partiti dell’era contemporanea si fanno forti del proprio potere nello scegliere i candidati, li selezionano tra i più fidati amici ma, molto spesso, confondono la fede nell’idea con la fedeltà a chi garantisce loro la sopravvivenza. Una differenza sostanziale perché la fede per l’idea ammette la possibilità del sacrificio, la fedeltà a chi garantisce la sopravvivenza è soltanto il corollario della scodella e funziona soltanto fino a quando la scodella piena viene mostrata ed esibita. Chi si lega per fedeltà alla mano che nutre, difficilmente potrà accettare che questa stessa mano chieda di rinunciare al nutrimento. Il contratto politico prevede un do ut des in cui si da ciò che si desidera e si ottiene ciò che si può dare. La rinuncia al ricevuto non è prevista né preventivabile.

GUARENTE PERO’ TREMA PRUDENTE

Su tutto ciò faceva e fa affidamento Guarente. Confonde la Casellati con un mediocre polit- icante di provincia, spingendosi a dichiarare a altre testate qual- cosa che più o meno suona così: “Stesse tranquilla, poi si vedrà”. Come se la Casellati fosse l’ul- tima politica arrivata e non sapesse che in politica un rinvio a “aggiustamenti futuri’ è sinon- imo di un nient dato in maniera gentile. Guarente pensa che nel buio tutti i gatti siano bigi e che anche l’ombra lunga della Casellati sia più dovuta al tempo di tramonto che alla sua reale statura. Confida che la bufera passi e che prima o poi anche Forza Italia, orba di Berlusconi e con una classe dirigente in precipitosa fuga, si capaciti che “piuttosto che niente è meglio piuttosto”. La strategia è rinviare. Il giunco si piega attendendo il passaggio della piena. Il tempo aggiusta le ferite e placa l’ira del Ministro e del suo Partito. Questo nelle chiare intenzioni di Mario Guarente. Alla scusa dell’improvviso impegno istituzionale non crede nessuno. Nessuno, infatti, può pensare che un impegno istituzionale sia uscito nella domenica pomeriggio per il lunedì. Gli impegni istituzionali si programmano e sicuramente la straordinaria segreteria del Sindaco avrà preso nota degli appuntamenti di Guarente prima di fissare la conferenza stampa. Per adesso tutto tace. Tace Forza Italia che non ha ancora detto quali saranno le azioni per far assumere al Sindaco di Potenza le responsabilità delle sue scelte. Tace Guarente che preferisce non parlare di ACTA né in pubblico né in privato, né per note né per conferenza stampa. Tutti tacciono silenziosi. Il tempo aggiusterà le cose? Avrà avuto ragione Guarente nel credere che della Casellati poteva fare ciò che voleva e poteva essere indifferente ad ogni ragionamento politico da parte di un alleato? Lo scopriremo tra qualche giorno e, unitamente alla vicenda ACTA, scopriremo anche se Forza Italia in Basilicata è un partito vero e la Casellati un autorevole esponente politico capace di incidere nella carne viva dell’amministrazione o soltanto uno dei tanti personaggi in cerca d’autore che dalla politica nazionale ha scelto di svernare in Basilicata. La vicenda ACTA non riguarda soltanto lo spazzamento delle strade ma si innerva e costruisce il peso e la sostanza della credi- bilità di Forza Italia sul territorio. Un partito che non è in gra- do di far rispettare i patti a proprio vantaggio, infatti, non potrà avere nessuna speranza di ottenere risultati nella fase delle trattative future.

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