“MONNEZZOPOLI”, 6 CONDANNE ANNULLATE
La decisione é del collegio della Corte d’Appello perchè “il fatto non sussiste”
Annullate, «perché il fatto non sussiste», le condanne inflitte a dicembre del 2018 nell’ambito del processo “monnezzopoli”, sulla vecchia gestione dei rifiuti indifferenziati del bacino del capoluogo.
Lo ha deciso, ieri, il collegio della Corte d’appello presieduto da Rosa D’Amelio e completato dai giudici Amerigo Palma e Vittorio Santoro, accogliendo il ricorso presentato dai 6 imputati accusati di traffico illecito di rifiuti.
Vale a dire: Giovanni Agoglia, gestore della stazione di trasferenza di Tito Scalo, che è stato assistito dagli avvocati Leonardo Pace e Giampaolo Sechi; Giovanni Castellano, ex gestore della discarica di Salandra, assistito dall’avvocato Nicola Buccico; Cosimo Guida, gestore della discarica di Tricarico, assistito dagli avvocati Vincenzo Montagna e Domenico Ranù; il gestore della discarica di Lauria, Gaetano Papaleo, assistito da Bruno Larosa e Gennaro Lavitola; infine l’ex gestore della discarica di Pisticci Raffaele Rosa, più Ida Zecconi e Paolo D’Angelo, legale rappresentante e procuratore generale della B&B Eco, società facente capo ad Agoglia, tutti e tre difesi da Giovanni Losasso.