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LEGA: PEPE PENSA ALLE REGIONALI, MA È BAGARRE PER IL POST CARIELLO

Lega: Pepe pensa alle regionali, ma è bagarre per il post Cariello

Il Commissario della Lega di Basilicata, Pasquale Pepe prova a dare l’immagine di un partito forte e coese. D’altronde in politica l’immagine è tutto si sà, soprattutto dopo che dalle scorse elezioni regionali e poi quelle amministrative del capoluogo di regione la Lega ne era uscita più che vittoriosa. Con il passare degli anni però il Carroccio non ha perso solo iscritti e amministratori ma appeal sul territorio. Pepe ora prova in tutti i modi a rimettere insieme quel partito che aveva sbancato alle scorse regionali del 2019, eleggendo 6 consiglieri regionali e ottenendo due assessori con annesso ruolo da vicepresidente della Giunta e presidente del Consiglio regionale, e il primo sindaco leghista del sud Italia a Potenza. Oggi però la situazione della Lega è bene diversa, come hanno dimostrato non solo i risultati delle politiche a livello locale ma anche le amministrative scorse. Pepe però sembra non demordere e a tutti i costi tenta di riportare la Lega ai grandi successi

LA STRATEGIA IN VISTA DELLE REGIONALI

Il commissario Pepe sembra voler guardare al futuro. Costruendo quella che sarà la prossima vera sfida del partito: le elezioni regionali del 2024. Il lavoro da fare non è certo facile, ne è ben conscio. Motivo che lo avrebbero spinto a muoversi per tempo. Infatti, oltre a riscoprire i vari tasselli della segreteria regionale Pepe sta girando il territorio in lungo e largo per capire dove dover ricostruire. «Continuiamo nel percorso di consolidamento del partito sul territorio delle due province lucane. Piazza per piazza, comitato per comitato, sul nostro cammino stiamo incontrando un solido entusiasmo in vista delle elezioni regionali della primavera del prossimo anno. Come gli atleti che si allenano per i grandi eventi, ci stiamo organizzando per tagliare il traguardo a cui puntiamo, ossia governare la Basilicata nell’alveo del centrodestra. Abbiamo gamba, fiato ed energia. Trasmetteremo agli elettori le prospettive di crescita e sviluppo con un programma strutturato all’insegna della concretezza, come è nel nostro Dna» ha fatto sapere Pepe annunciando l’assemblea provinciale domani a Matera. Il Commissario della Lega ha fatto sapere che sarà l’occasione per confrontarsi «sui capisaldi della nostra azione politica: tutela del lavoro, sostegno alle famiglie, alle imprese e all’agricoltura, salvaguardia del settore dell’automotive, difesa della disabilità, diritto allo studio e agli alloggi per gli studenti, sviluppo energetico nel rispetto dell’ambiente, investimenti per il turismo e le infrastrutture, sburocratizzazione della macchina amministrative. Punteremo, come sempre abbiamo inteso fare, sulle donne e sugli uomini che vivono in Basilicata o che vorrebbero tornare a viver- ci. Durante i nostri incontri manifestiamo inclusività e troviamo sempre nuovi aderenti pronti a impegnarsi con la Lega. Siamo già in tanti ad esserci messi in cammino. Ancora di più saremo quando giungeremo alla meta».

CAPPIELLO E FUINA IN LOTTA PER IL POSTO LASCIATO DA CARIELLO

Mentre Pepe si prodiga per il futuro della Lega, il partito in queste ore sarebbe oggetto di una crisi vera e propria. A far discutere i vari leghisti sarebbe il posto lasciato vacante dal capogruppo della Lega in Regione Basilicata, Pasquale Cariello dopo la sua proclamazione a sindaco di Scanzano Jonico. Il posto di Cariello spetta al primo dei non eletti: Rocco Fuina attuale amministratore unico del Consorzio industriale di Matera. L’attuale incarico di Fuina però sarebbe incompatibile con il posto in Consiglio regionale. Nasce da questa incompatibilità l’attuale crisi del Carroccio. Infatti, se Fuina dovesse rinunciare per continuare a svolgere la funzione di Au dell’Asi a subentrare sarebbe Antonio Cappiello già segretario regionale della Lega. Su entrambi gli aventi diritto però non sono pochi i leghisti scontenti. Fuina starebbe premendo per entrare in Consiglio, ma il posto che lascerebbe vacante all’Asi non è detto che poi Bardi decida di concederlo nuovamente a qualcuno del Carroccio. E come se non bastasse i rapporti tra Fuina e la Lega dopo le corse regionali, dove pare abbia fatto girare messaggi per far votare Pittella, non sarebbero poi così idilliaci. Per il Carroccio però il mal di testa è doppio. Perchè se pure Fuina decidesse di restare a capo dell’Asi l’ingresso in Consiglio di Cappiello non li farebbe stare sogni tranquilli. È risaputo da tutti che i rapporti tra Cappiello e la Lega non sono dei migliori, anzi. Con lo stesso Pepe la situazione politica è finita addirittura a carte bollate e le controversie con il Carroccio sono all’ordine del giorno senza dimenticare le polemiche continue verso il governo Bardi. Eppure da sue recenti dichiarazioni per il possibile posto tanto ambito in Regione lo avrebbe fulminato sulla via di Damasco. Lex segretario regionale avrebbe fatto intendere un possibile riavvicinamento con il suo ex partito e addirittura garantire un sostegno a Bardi e quindi al resto della maggioranza. Ma chi sarà il successore di Cariello non è ancora dato saperlo. Per Pepe la via della tranquillità è ancora lontana.

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