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FARE IL PROPRIO COMODO

TACCO&SPILLO

Vi ricordate della scenografia inaugurale allestita dal centrodestra comunale sul cocuzzolo del Terzo Comodo e che a detta di tutti avrebbe rivoluzionato la sostenibilità di Potenza dal guaio infinito del suo traffico nevrotico che pure per qualche automobilista appassionato d’andatura normale avrà preteso la cura salvifica dello psicoterapeuta? Ebbene ora qui non c’interessa tanto l’egotismo istituzionale con le sue toppe narcisistiche piccole e provinciali, ma soprattutto l’effetto di caduta etica di mettersi in bella mostra e con la faccia circonflessa senza nemmeno aver fatto un buon lavoro visto che basta un po’ di pioggerella per far allagare miseramente il sottopasso di via Roma di cui ci si è sciacquati la bocca troppo frettolosamente e con tutta la vanagloria degna dei peggiori venditori di fumo. Eppure dinnanzi alla figuraccia nessuno si muove in perdono riparativo e né chiede scusa dei 450 mila euro che il Comune dovrà sborsare per la genialata di non aver previsto il sistema di canalizzazione. Tutto questo per dire dei capolavori d’incapacità che Guarente e la sua giunta stanno disseminando in ogni angolo della città con una devota vocazione all’insuccesso fantozziano e in maniera così persistente da dover finalmente smettere di fare il proprio Comodo. Canta Luca D’Aversa:“Mettiti comodo, a tuo modo comodo”.

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