UN CAPOLUOGO FATTO A MISURA DI DEGRADO
La condizione riversa così da anni. I cittadini sollecitano indirettamente l’Amministrazione di Potenza affinché «intervenga e gestisca le varie situazioni il prima possibile»
«Della scalinata che da via Mazzini dovrebbe collegare alla salita di San Giovanni non ne è rimasto neanche uno scalino sano». Incalza così una segnalazione fatta a Cronache dove un privato cittadino denuncia uno stato di degrado oltre al limite della decenza. Che la città di Potenza versi ormai in uno stato di trascuratezza – per non dire abbandono – se ne sono accorti un po’ tutti tranne, probabilmente, il sindaco e i suoi assessori. Di fatto, Potenza appare ogni giorno di più sempre più orfana di una programmazione e di un forte e concreto piano di intervento di innovazione infrastrutturale dedicato a criticità tipo quella segnalata ora su queste colonne ma che non è il solo caso. Eppure la in questione riversa in questo stato da anni. Tutto questo, però, non sembra una priorità per i nostri amministratori. La Potenza di oggi non sa che decoro e pulizia urbana possono coesistere al pari di quanto già accade in altre città italiane. E se ci sono cittadini che sapendolo aspirano a una città più decorosa e pulita, costoro sembrano sognare l’impossibile. Della scali- nata di via Mazzini «non è rimasto più niente», ma i citta- dini che sollecitano indirettamente l’Amministrazione affinchè «intervenga e gestisca concretamente le varie situazioni attraverso gli uffici competenti il prima possibile» non hanno bisogno di interventi tardivi ed estemporanei, adottati per placare le proteste o avviati solo all’indomani di un incidente che si sarebbe potuto preventiva- mente evitare. I potentini necessiterebbero di un impegno continuo e costante da parte dell’Amministrazione per rendere il capoluogo lucano un posto vivibile, dalla mobilità sostenibile e a misura d’uomo, come il sindaco, quattro anni fa aveva promesso, e grazie al quale era stato eletto. Con buona pace del decoro urbano e della sicurezza dei potentini.