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SAN GERARDO, GLI STRALI DI SANTARSIERO

Oltre il giardino/2 mentre Pepe a Tolve dichiara per oggi il lutto cittadino, il collega leghista festeggia. L’ex sindaco di Potenza: «Con questi esempi messaggio sbagliato»

Continua ad “Oltre il giardino” su Cronache TV al canale 68 del digitale terrestre nazionale l’approfondimento sulla festa di San Gerardo e sulla storica Parata dei Turchi. Un’occasione che l’unico canale televisivo lucano a diffusione nazionale offre alla nostra città capoluogo e ai festeggiamenti di avere una vetrina in tutta Italia per presentarsi e farsi conoscere. Ospite di Paride Leporace uno dei grandi protagonisti della politica potentina, lo storico sindaco del capoluogo Vito Santarsiero che ha avuto il merito di aver rilanciato la festa, riscoprendo sotto la sua amministrazione le radici storiche della parata. Ha avuto modo brillantemente di raccontare queste radici della festa parlando dell’arrivo del Conte Guevara festeggiato con una vera e propria naumachia sul Basento conclusasi con l’incendiamento delle navi.

LA FESTA CHE SI È TRASFORMATA

Negli anni, ha evidenziato Santarsiero, la festa ha avuto grandi stravolgimenti «questa manifestazione – ha evidenziato lo storico Sindaco di Potenza – fino a gli anni 60 ha vissuto la sua storia più pura» con una centralità nell’aspetto religioso ed in quello della parata che, invece, negli ultimi anni è andata scemando. Una trasformazione che, secondo Santarsiero, è anche frutto della cambiata antropologia della città e, da par suo e con la sua straordinaria capacità di analisi, ha evidenziato che «questa è la prima generazione interamente potentina dopo che negli anni ’80 si è completata la stagione dell’immigrazione». Ha esibito con orgoglio il volume pubblicato durante la sua sindaca- tura e curato della professoressa Pellettieri che ha approfondito tutti gli aspetti più storici della parata, le sue radici antiche e i suoi aspetti culturali. Un orgoglio evidentemente meritato da parte di chi ha avuto il merito di studiare non soltanto gli aspetti religiosi ma anche quelli identitari della festa senza mai lasciarsi trasportare dal solo folklore.

IL RUOLO GUIDA DEI PORTATORI DEL SANTO

Come già hanno fatto Galella, Polese e Fierro anche Santarsiero si è unito nel riconoscere il ruolo guida dei Portatori del Santo. Ma, come disse Spiderman, a grandi poteri corrispondono grandi responsabilità. I Portatori del Santo, evidenzia il leader potentino del PD, proprio perché leader riconosciuti della festa svolgono anche un ruolo identitario e di guida morale e comportamentale e, quindi, «dovrebbero evidenziare il rischio connesso all’abuso di alcool invece di favorirlo». Anche perché «se è vero che la cultura del vino è anche la nostra cultura, essa si deve declinare nel bere bene non nel bere molto fino agli eccessi». Il Comune di Potenza, sta impegnando risorse per 350.000 euro in un progetto dal titolo la “Buona Strada” che, con lo slogan “un bicchiere meno un amico in più” si pone lo scopo di educare i giovani e gli adolescenti ad un consumo ragionevole degli alcolici. Tutto ciò contrasta pesantemente con l’immagine diffusa sui social e sui giornali del Sindaco Mario Guarente che viene immortalato in una gara di bevuta sotto lo stand dei Portatori. Non usa mezze parole sul punto Vito Santarsiero quando redarguisce l’attuale primo cittadino ricordando che «un’immagine del genere davanti ai telefonini pro- duce il rischio rischio di un messaggio sbagliato in cui l’abuso di alcool diventa un messaggio identitario». Stona quest’immagine eccessiva che Mario Guarente offre di sé ancora di più quando avviene nel giorno in cui un ennesimo ragazzo viene soccorso in coma etilico nei luoghi della festa e pochi giorni dopo la morte di un ventinovenne tolvese durante la festa stessa. Può un sindaco bere in modo smodato a pochi metri del luogo dove si è consumata una tragedia? Può farlo come se non fosse accaduto nulla.

A TOLVE È LUTTO CITTADINO

Una risposta di stile diametralmente opposta la fornisce Pasquale Pepe, leader lucano della Lega che, da sindaco di Tolve insegna al Sindaco di Potenza del suo stesso partito cosa significhi rispettare le istituzioni e la memoria di chi non c’è più. Mentre i social venivano inondati dalle immagini e dai filmati del sindaco Guarente che beveva a perdifiato vino iniettato direttamente in gola, Pasquale Pepe scriveva su facebook: «Il 2 giugno prossimo, a Tolve, sarà lutto cittadino, da osservarsi secondo le seguenti modalità: divieto di qualsiasi tipo di manifestazione e di evento in forma pubblica, sia all’aperto che al chiuso, per tutta la giornata; sospensione, con conseguente abbassamento delle serrande, per i titolari di attività commerciali, di pubblici esercizi e di circoli privati dalle ore 8:00 fino al termine dei funerali; esposizione a mezz’asta della bandiera del Municipio, listata a lutto, per tutta la giornata; divieto di ogni attività e comportamento in contrasto con il lutto cittadino per tutta la giornata. Onoriamo, insieme, la memoria di Saverio». Una scelta ben diversa da quella dello “show must go on” voluta da Guarente. Una scelta che dimostra come molto spesso, al di là dei partiti, la differenza la fanno gli uomini e le loro qualità. La stessa differenza che c’è tra un Sindaco che ama il suo paese e rispetta il suo Popolo e un portaborse che, dopo una parentesi da Sindaco, aspira a tornare a fare il portaborse. Sic transit gloria mundi.

Di Massimo Dellapenna

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